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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Michele Cavion al secondo debutto al Vicenza dopo un giro d'Italia durato 10 anni

Il centrocampista di Schio impersona il desiderio di ogni tifoso dei biancorossi: giocare nella squadra del cuore. Viene da una esperienza decennale tra i professionisti soprattutto in serie B

E’ stato presentato due giorni dopo il suo debutto al Menti nel LR Vicenza di mister Cristian Brocchi: è il nuovo centrocampista biancorosso, Michele Cavion, cresciuto nelle giovanili di quello che era il Vicenza Calcio e poi passato alla Juventus che l'ha girato in prestito alla Reggiana, Feralpi, Carrarese, Cremonese e il passaggio all'Ascoli e alla proprietà del cartellino della Salernitana. E' arrivato dal prestito di Brescia.
«Per me più che un nuovo inizio è un nuovo ritorno - ha spiegato il centrale -, sono felice di essere tornato dove tutto è cominciato. Cercherò di dare una mano per cercare di realizzare questa impresa». 

IL RITORNO A VICENZA
«Sono anni che capitano degli approcci che però poi non si sono mai concretizzati. Quest’anno quando ci siamo parlati, la mia voglia di rivalsa si è sposata con la voglia di rivalsa del direttore sportivo, dell’allenatore e della società: nessuno si sarebbe mai aspettato questa classifica. Io non gioco da un po’ con continuità e quindi volevo tornare a farlo e dare una mano al Vicenza che per primo in passato ha creduto in me. Finalmente ci siamo».

IL NUOVO DEBUTTO AL MENTI
«E' stata una bella emozione: l'avevo già provata nel lontano 2012. In quella occasione mi tremavano le gambe, ora un po’ di esperienza ce l’ho. Domenica è stata una bellissima emozione, quando sono entrato eravamo sul risultato di 1-1, è stato bello a fine partita che anche la curva si è potuta godere il successo». 
E continua Cavion: «Le mie motivazioni sono altissime, la seconda parte della scorsa stagione con l’Ascoli, per questioni contrattuali non l'ho giocata e sono stato messo fuori rosa. Poi sono andato a Brescia con grandi aspettative, ma purtroppo anche qui ho giocato poco. Ora voglio rifarmi a Vicenza e aiutare la squadra».

LA SITUAZIONE TROVATA ORA DOPO 10 ANNI
«Ho visto in loro (nei componenti della squadra, ndr) la voglia di lottare e cambiare questa brutta situazione. Cercheremo di dare il massimo tutti per venirne fuori. 

DAVA INDICAZIONI AI COMPAGNI IN CAMPO GIA' NEL RISCALDAMENTO
«Non vedevo l’ora di poter entrare in campo e dare una mano. Sabato sera abbiamo fatto tutto in fretta con il direttore e il mister che mi hanno chiamato perché mi volevano già per la gara, chiedendomi di partire subito. La mattina mi ero allenato con il Brescia, credevo di arrivare domenica e lunedì. Ma sono arrivato subito e sono felice di aver potuto contribuire al successo contro l'Alessandria».

CAVION TIFOSO BIANCOROSSO
«Sono cresciuto con questa squadra. Poi ovviamente quando dal settore giovanile passi in prima squadra e diventi un professionista, la tua fede calcistica deve scemare, perché diventa un lavoro a tutti gli effetti. Però la passione c’è e penso sia quella che vogliono vedere i tifosi. 

IL SIGNIFICATO DI INDOSSARE LA MAGLIA BIANCOROSSA PER UN VICENTINO
«E’ una bella emozione, si sente quella spinta in più che cercherò di trasmettere anche ai miei compagni per contribuire alla nostra rincorsa in classifica».

VICENZA VEDRA' I GOL DI CAVION?
«Spero di realizzarli. Vediamo anche quale sarà il mio collocamento in campo, ma da quel punto di vista non ho problemi. Ovvio che ad esempio l’altro giorno serviva più copertura e più rifornimenti in avanti, non tnto la mia presenza in zona offensiva. Serve diligenza tattica a servizio verso la squadra, in base a ciò che chiede il mister».

E L'ULTIMA GARA AL MENTI CON IL BRESCIA?
«Onestamente il Vicenza avrebbe meritato la vittoria. Come Brescia soffrimmo in quella partita, poi la portammo a casa, ma avrebbe sicuramente meritato di più Vicenza».

LE CARATTERISTICHE DI CAVION
«Negli ultimi anni la mia caratteristica principale è stata la duttilità: ho fatto anche il terzino, l’esterno, il trequartista, il mediano, insomma qualsiasi cosa. Non ho particolari problemi, quello che mi chiederà il mister, cercherò di farlo al meglio. Il portiere? No, quello credo che mi manca (ride, ndr).

E PER FINIRE LA GARA CONTRO L'ALESSANDRIA
Come abbiamo visto nei primi minuti della partita eravamo un po’ contratti, ma ci sta arrivavamo da una situazione difficile. Noi in campo eravamo concentrati per fare bene, ma non è facile in questa situazione partire subito forte, ci abbiamo provato, poi dopo 15 minuti di assestamento abbiamo iniziato a far bene. In realtà ci vuole pochissimo per svoltare, basta prendere un po’ di fiducia, cosa che nel finale si è vista. Da adesso in poi, questa vittoria ci deve dare un po’ di tranquillità, un po’ di slancio per affrontare al meglio le prossime. Andiamo subito a Frosinone, dove affronteremo una partita difficile, però fortunatamente avremo tutti gli scontri diretti in casa prossimamente.

UNA SERIE DI GARE RAVVICINATE
Quando si giocano così tante partite ravvicinate, occorre recuperare bene le energie dopo una partita: quindi occorre riposare e mangiare bene. Sono sicuro che lo faremo al meglio, perché tutti sappiamo la situazione nella quale ci troviamo, ma sappiamo anche che aiutandoci, tutti insieme, possiamo tirarcene fuori.

LA FAMIGLIA E' CONTENTA DEL RITORNO A VICENZA
Sono tutti ovviamente contentissimi, io in primis appunto e ora cercherò di mettere in campo quelle che sono le parole perché ovviamente contano poco, se poi non vengono confermate dai fatti.

LE CONOSCENZE TRA I COMPAGNI
«Il primo compagno che ho conosciuto a Vicenza è stato Stefano Giacomelli, perché nel lontano 2012 lui già c’era e poi ovviamente conosco tutti gli ex Ascoli, ma anche con gli altri compagni c’è un bel rapporto, perché abbiamo giocato contro già diverse volte in questi miei 10 anni di carriera, quindi non avrò assolutamente alcun problema ad ambientarmi».

LO STATO DELLA SQUADRA: CARICHI!
«Siamo carichi, sapevamo l’importanza della scorsa partita, perché in caso di sconfitta, il divario con la zona play out, si sarebbe ampliato e sarebbe stata molto tosta. Ora siamo ancora in una situazione difficile, ma ci crediamo ancora di più».

E' CRESCIUTO NEL SETTORE GIOVANILE BIANCOROSSO
«Ricordo con affetto tutti quelli che mi hanno allenato, perché tutti loro mi hanno lasciato qualcosa e mi hanno dato fiducia per arrivare nel professionismo e esordire in prima squadra». 
«In prima squadra poi mi hanno sempre accolto bene quando da ragazzino scendevo in campo le prime volte al Menti. E’ stato un passaggio impegnativo, un passo difficile - ha concluso Michele Cavion -, ma fortunatamente quando hai dei compagni e delle persone che ti danno una mano, diventa tutto più facile».
 

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