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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Il Lane perde il lume della ragione

Dopo aver stradominato quasi tutto il primo tempo ed essere andati in vantaggio su rigore con Pellegrini, i biancorossi omaggiano due gol ai padroni di casa e nella ripresa tornano ad essere la squadraccia che i tifosi (250 anche al Saleri) hanno imparato a conoscere nel girone di andata

Nel grigiore generale si salvano solo Della Morte e il subentrato Rossi. Cessa così l’imbattibilità di Stefano Vecchi, durata solo tre giornate.

Le pagelle del "Baffo" Belloni

CONFENTE 6+: intervento non difficile al 13 su Dalmazzi.  Al 48’ si oppone efficacemente al doppio tentativo quasi a colpo sicuro di Gerbi. Al 53’ deve superarsi su un tiro pericoloso di Cannavò. Qualche responsabilità forse sul secondo gol, ma è la retroguardia intera ad essere inguardabile.

IERARDI 4,5: botta sbilenca al 20’. Agli sgoccioli del primo tempo, sull’azione dei padroni di casa, per intercettare un traversone sul quale non è nemmeno disturbato, si inventa un colpo di tacco alla brasileira, che libera al gol Ilari. Dove diavolo è finito SuperMario?

(PROIA) 5,5: ci prova due volte da lontano al 69’ e al 73’ ma la palla è parata. Successivamente va ancora vicino al gol ma il portiere si oppone. Non proprio negativo in suo ingresso.

GOLEMIC 5-: complice nell’avvio dell’azione dell’1-1. Alla ripresa dopo l’intervallo tutta la difesa (non solo il serbo) annaspa in area in modo imbarazzante. Al 73’ rischia di fare una frittata. Nemmeno la nostra roccia è esente da critiche stavolta.

LAEZZA 4/5: Cannavò taglia la difesa berica come una lama nel burro. Lui avrebbe tempo e possibilità per mettere a lato ma sceglie (malamente) di resistere alla spinta e consente al Lumezzane di pareggiare dopo neanche un minuto dal’1-0. Era meglio confermare Cuomo?

(GRECO) n.g.: un pugno di minuti nei quali non riesce a graffiare 

DE COL 4/5: ricordo solo un goffo errore al 62’. Per il resto non restano tracce di misfatti sul taccuino. In verità non resta niente di niente, perchè la sua prestazione è talmente soft da restare quasi invisibile. Speravo che i segnali di riscossa si confermassero, ma era pia illusione.

CAVION 5+: un tiro da lontano che sorvola la traversa al 70’. Per il resto una gara giocata con molto impegno, fatta però più di muscoli che di cervello. La luce, infatti, non si accende praticamente mai. Detto questo, ha fatto quel che ha potuto    

(SANDON) n.g.: entra (decisione difficile da decifrare del mister che toglie un centrocampista per un difensore) e si fa notare solo per un fallo su Capelli che si involava in velocità.

RONALDO 5: un tiro al 2’ ma va alto. Al 28’ indovina una bella traiettoria su calcio da fermo ma il portiere si supera. Via via peggiore la qualità dei passaggi e al 43’ si esibisce in una conclusione oscena al 73’. E presto si accende la spia della benzina. Così com’è, serve ancora? (Chissà come stanno godendo le galline…)

(ROSSI) 6+: entra col piglio giusto, iniettando nel sangue berico qualità e maggiore velocità. Purtroppo non riesce a cambiare il copione della giornata ma lascia intravvedere un futuro diverso, almeno nella zona nevralgica.

COSTA 5/6: mette in mezzo molti palloni dalla sinistra ma non trova mai la staffilata giusta da fuori. Al 49’ si fa fumare in velocità da Pisano e per stenderlo becca il giallo. Non è al 100%, purtroppo.

(JIMENEZ): n.g. si vede che vorrebbe svoltare la gara in un quarto d’ora, ma i risultati sono assenti

DELLA MORTE 6,5: tentativo rasoterra al 9’, parato. Al 59’ si presenta a tu per tu con l’estremo difensore avversario, che si supera in uscita. E’ forse l’unico della rosa ad essere fuori categoria, ma non può essere sempre il salvatore della Patria…

ROLFINI 5/6: ha una buona chance già al 23’ ma tira su Filigheddu. Al 37’ però va via in grande progressione, salta il portiere che lo stende: rigore molto netto. Restano annotati anche altri tentativi al 1’, al 22’ e la bella rovesciata del 68’. Io lo terrei…

PELLEGRINI 5/6: si incarica del tiro dal dischetto e lo tira con successo. Rovesciata alta al 69’. All’81’ devia di testa un traversone ma non centra la porta. Impegno da sufficienza ma in realtà non ne becca mezza. Freddo sul penalty, Ma se vuole diventare un vero bomber, deve mangiare ancora tanta polenta.

All. VECCHI 5: è un buon allenatore. Ma anche Diana lo era. L’illusione che potesse far partire un filotto esaltante verso la vetta, svanisce contro i bresciani. Il Vicenza di oggi non accende il Lume, ma in campo servirebbe la lampada di Aladino. Purtroppo per il mister il Lane di geni ne ha davvero pochi. Dopo un primo tempo decisamente dominato, il suo undici si affloscia in un copione già visto. E la squadra lucida, compatta e coraggiosa che lui stesso aveva auspicato resta negli spogliatoi dopo l’intervallo. Il campionato è ancora lungo e per lui ci sarà senz’altro il tempo per ripartire, ma una cosa è certa: il morbo di Montezuma è ancora lì, celato nel DNA dei giocatori e pronto a tornare fuori quando meno te lo aspetti. Qualche cambio non mi ha convinto, ma francamente non credo che sia un problema di singoli. E quale sia esattamente è difficilissimo da dire.

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