rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Ma si, attacchiamoci alla matematica: le pagelle

Il Vicenza come la bella hawayana in “Polvere di Stelle”. Pareggia al Menti col Cosenza ed è sempre più risucchiato nel baratro. Emblematica la palma del migliore in campo al nuovo portiere Contini. Diamo pure i voti tecnici ai giocatori ma in realtà, badando solo alla grinta, sarebbero bocciature pesantissime per tutti

Le pagelle

CONTINI 7,5:

ottimo riflesso coi piedi su una conclusione di Palmiero. Si ripete al 56’ sul pericoloso Laura. Ancora un intervento convincente al 95’. Siamo in molti a pensare che col solito portiere questa partita l’avremmo persa.

BRUSCAGIN 4/5:

probabilmente la carenza di terzini lo carica di eccessive responsabilità. Così L’Immortale (è sopravvissuto a tutte le purghe in organico) rimedia un’altra brutta figura, specie quando è chiamato a supportare l’azione di spinta.

(CAVION) n.g.:

giallo a tempo scaduto per una tacchettata in testa al giocatore calabrese. Un ingresso, il suo, che non porta nessun beneficio alla squadra nel momento in cui si potrebbe provare l’assalto disperato.

PASINI 5,5:

cerca la deviazione su calcio d’angolo all’85’ ma la palla scivola a lato. Non commette errori particolari ma certamente Laura & Caso (e Larrivery) fanno più paura del dovuto.

DE MAIO 5+:

per lui un giallo nel secondo tempo dopo una lunga trattenuta sull’avversario. Anche per lui nessuna accusa particolare ma l’evidenza di una squadra ospite che si presenta troppo spesso in area berica, lasciando a Nikita il compito di togliere le castagne dal fuoco.

CRECCO 4,5:

se i risultati fossero dipendenti dal suo impegno la sufficienza la raggiungerebbe di sicuro. Ma nella valutazione intervengono altri fattori. E come qualità, ordine, visione di gioco e velocità proprio non ci siamo.

BIKEL 5/6:

all’87’ scatta l’ammonizione per un fallo quasi da ultimo uomo su un avversario lanciato nella prateria. Da lui non è lecito attendersi virtuosismi. Fa argine disciplinatamente e tiene con grinta la sua zona.

ZONTA 4,5:

interessante iniziativa al 41’ che non va a bersaglio (sarà l’unico sprazzo dell’intera gara). Non è un mediano e continuano a farlo giocare davanti alla difesa. Così lo si espone a continue brutte figure e il ragazzo non merita la gogna. La sua presenza in campo, di fatto, è impalpabile.

(BOLI) 6:

valido il suo traversone al 70’. Ecco uno che entra e fa sentire un effetto benefico sullo svolgimento del gioco. Magari andava utilizzato prima, perché nell’1 contro 1 si difende bene.

DIAW 6-:

va al tiro (parato) all’11’. Colpo di testa alto sul montante al 32’. Un interessante cross al 43’. Prova la conclusione al 51’ ma senza fortuna. Non è decisivo come vorrebbe (e vorremmo) ma si muove tanto, crea spazio e fornisce anche qualche assist.

RANOCCHIA 5,5:

cerca il tiro angolato al 42’ ma il risultato è mediocre. Il suo primo tempo è da 6,5 grazie alle accelerazioni e alla distribuzione dei palloni. Poi si spegne. Spara qualche traiettoria a casaccio e giustamente finisce la gara anzitempo.

DA CRUZ 5/6:

tanto movimento e tanti tentativi di spaccare la partita. Purtroppo è una mina che ha la miccia bagnata e non riesce mai a far del male a Matosevic. Forse andrebbe meglio con meno metri davanti. La sua gara, comunque, è ammirevole ma non certo sufficiente.

MEGGIORINI 6-:

una buona giocata al 22’. Gran tiro dalla media distanza al 31’ cui si oppone bravamente il portiere ospite. Finchè ne ha non rinuncia ad impensierire i rossoblu. Il problema è che ne ha poca. E quando la spia della benzina inizia a lampeggiare diventa inutile tenerlo in campo.

(TEODORCZYK) n.g.:

si sforza di dare una mano, dopo un solo giorno di allenamento. Che non sia pronto è evidente. La sua prestazione non va oltre la buona volontà: il resto sono solo sportellate, rincorse e qualche scintilla di troppo.

Mister BROCCHI 4:

le avevamo cantate a Di Carlo e non possiamo trattare diversamente il Cristian. Le sue dichiarazioni del dopomatch sono surreali tanto quanto quelle del Santo di Cassino: “Bene il possesso palla, ci è mancato solo l’ultimo passaggio”. In linea col suo predecessore prende così per i fondelli tifosi e commentatori, tutta gente che la partita l’ha vista. Due soli tiri verso la porta dei boys di Occhiuzzi, Contini salvatore della patria, un rigore evitato (giustamente) dopo che il signor Maggioni l’aveva assegnato. Ma soprattutto una generale mancanza di rabbia, di cattiveria calcistica, di furore agonistico in una gara in cui i biancorossi si giocavano la stagione. In conferenza stampa ci aveva dichiarato di avere visto in settimana ragazzi con occhi di tigre, tutti desiderosi di scendere in campo per far dimenticare Frosinone. Dove sono finite tutte quelle motivazioni, mister? Così che gioca una squadra che sta annegando? Noi che siamo abbastanza vecchi da rammentare tante salvezze acciuffate per i capelli, non ricordiamo atteggiamenti così molli e distratti come quelli visti oggi al Menti. Ed è di questo (al di là di moduli, scelte tattiche e gestione delle risorse) si deve pur fare carico il mancato motivatore. Che mi dispiace, mister, ma ha un nome e cognome…

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ma si, attacchiamoci alla matematica: le pagelle

VicenzaToday è in caricamento