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Eccomi, sono il vero Vicenza

Le pagelle del Baffo

Dopo la brutta copia vista fino alla gara col Padova, il Lane ha ingranato la marcia e con la Pro Patria ha disputato una gara encomiabile. Non siamo ancora al top ma certo il gioco è molto migliore di prima, anche grazie al positivo inserimento di giovani come Sandon, Tronchin e Tallarico. Sugli scudi il brasiliano. Al Menti 7.630 spettatori in festa.

LE PAGELLE DEL “BAFFO”

CONFENTE 6: niente da fare sulla zuccata di Lombardoni che regala il gol della bandiera ai bustocchi. Tanta ordinaria amministrazione, ben evasa. Ma anche due uscite approssimative: al 9’ e al 56’. A conti fatti però oggi ha passato un pomeriggio tranquillo.

DE COL 6: nell’inedita posizione di braccetto difensivo fa il suo senza mostrare troppi imbarazzi. Naturalmente ha meno spazi davanti per proiettarsi, ma il giudizio sulla sua prova non è affatto negativo.

LAEZZA 6,5: il solito guerriero indistruttibile. La Pro Patria davanti non ha particolari bocche da fuoco, ma lui in ogni caso spazza tutto quello che arriva dalle sue parti.

SANDON 6+: c’è anche il suo zampino sull’azione del secondo gol. Al 67’ un retropassaggio quasi suicida. Ma il ragazzo continua il suo processo di miglioramento.

TALARICO 6/7: buona groppata in fascia al 35’. In generale la sua è una prova encomiabile, tutta di fatica e di battaglia. Sembra essersi ben amalgamato con Della Morte, cui assicura costanti raddoppi.

TRONCHIN 6,5: una conclusione fuori bersaglio al 12’. Al 59’ fotografa lo smarcamento di Della Morte e lo serve di precisione.Fa una bella coppia con Ronaldo: uno estro e fantasia, l’altro forza e senso della posizione.

(CAVION) 6: entra e si cala subito nella musica nuova dei biancorossi. E con l’esperienza di Michele la squadra trova ancora maggiore ordine.

RONALDO 8: il primo gol è per metà suo, grazie al pallone catturato a centrocampo e al traversone decisivo. Ottima azione al 45’. Tiro da fermo appena alto al 49’. Perfetta la punizione che al 76’ trova la testa di Greco. Non perde un pallone e caccia qualche buon pallone. Forse la migliore prova da quando veste la maglia della Nobile.

(JIMENEZ) 6+: anche per lui una buona comparsata, nella quale combatte e qualche volta illumina.

SCARSELLA 8: sul cross di Ronnie al centro il suo inserimento è perfetto e non lascia scampo a Rovida. Si ripete al 15’ ma stavolta il guardalinee segnala l’offside. Ha ancora sui piedi la sfera giusta al 35’ ma non la sfrutta. Al 41’ tocca a Della Morte ispirarlo: lui ringrazia e di testa fa ancora centro.

(GRECO) 6/7: la sua zuccata vincente al 76’ è vanificata dal tocco di Rolfini, che si trova in fuori gioco.  Sarebbe stato il 4-0. Dopo un certo appannamento, oggi il giocatore c’è tutto.

COSTA 6,5: tiro alto al 10’. E poi tante iniziative sulla fascia, con palloni tesi destinati in mezzo. Motorino sempre in movimento per una pedina insostituibile dello scacchiere di Diana.

DELLA MORTE 7: assist al bacio per il 2-0. Al 60’ si mette in proprio, calcia molto forte e il pallone, dopo aver rimbalzatodavanti al portiere, si insacca per il 3-0. Bentornato Matteo!

(ROSSI) 6: pochi minuti e alcuni palloni dosati con la consueta classe.

PELLEGRINI 6: un gol annullato al 5’. Come altre occasioni in area, poco o niente. Ma tanto impegno e tanta corsa recitando il ruolo di primo interditore nelle ripartenze avversarie e instancabile nel pressing.

(ROLFINI) 6-: andrebbe anche a centro, ma in realtà ruba la gioia del gol a Greco, toccando la sfera in posizione irregolare. Anche oggi, purtroppo, a secco.

All. DIANA 7,5: azzecca le mosse dei baby in campo. Ma soprattutto azzecca la posizione di Scarsella, che ancora adesso in casa Pro non ci hanno capito niente. I suoi ora giocano più leggeri, con la mente sgombra da fantasmi e senza i continui errori di misura che il Vicenza ha pagato carissimi. Stavolta i tifosi hanno potuto godersi in tranquillità la partita, mai in discussione. La serie positiva continua, anche se il Mantova non accenna a rallentare. Ora sono alle porte altre gare non impossibili (inframmezzate dal big match col Mantova). Il Lane è condannato a vincere sempre e dovunque, perché 10 punti di distacco sono tantissimi. Quasi una scalata di sesto grado superiore. Ma i biancorossi la crisi l’hanno già passata (almeno speriamo). Toccherà anche agli altri, virgiliani in testa? Magari a primavera…

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