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Vicenza, primo tentativo fallito: la Corte Federale respinge il ricorso

Confermati i sei punti di penalità al Grosseto per la prossima stagione. Il ricorso presentato dai legali biancorossi è stato respinto. Si aspettano ora i prossimi deferimenti di Palazzi con la posizione delicata del Lecce.

Come ampiamente previsto, il ricorso presentato dai legali del Vicenza contro la sanzione di 6 punti da scontare nella prossima stagione decisa dalla Disciplinare, è stato rigettato dalla Corte di Giustizia Federale che ha deliberato oggi, accogliendo solo parte delle istanze ricevute. Serse Cosmi e il Siena inizieranno il prossimo campionato senza punti di penalizzazione, mentre la società dovrà pagare un'ammenda da 50mila euro. L'Atalanta dovrà ripartire da un'altra penalizzazione dopo il meno 6 dell'anno scorso, anche se stavolta più leggera. Al Pescara è stata annullata la penalizzazione di 2 punti, convertita in un'ammenda di 30.000 euro; ridotte anche le penalizzazioni di Novara (da -4 a -3), AlbinoLeffe (da -15 a -9), Reggina (da -4 a -3) e Monza (da -5 a -4). Al procedimento di appello, le cui udienze si sono svolte tra lunedì e martedì scorsi, hanno preso parte 10 dei 14 club (non hanno presentato ricorso la dilettante Avesa e le fallite Ancona, Piacenza e Ravenna) e 30 dei 33 tesserati (tutti tranne Cossato, Paoloni e Santoruvo) condannati in primo grado

E' fallito dunque il primo tentativo del Vicenza di riconquistare la categoria nelle aule dei tribunali sportivi. Le residue speranze sono ora riposte in una possibile nuova riapertura del caso Grosseto, con il prossimo interrogatorio del presidente Camilli che verrà ascoltato in merito alle dichiarazioni di Joelson, Turati e del direttore sportivo Iaconi, riguardanti la partita Ancona - Grosseto su cui grava il sospetto di tentata combine effettuata direttamente dai dirigenti della squadra toscana, mentre per quanto concerne la situazione del Lecce, altra squadra su cui pende sul capo l'accusa di responsabilità diretta, si attendono ancora i deferimenti da parte del Procuratore Palazzi. In entrambi i casi la lotta è soprattutto contro il tempo, perchè è chiaro che se i deferimenti arrivassero dopo la compilazione dei calendari ci sarebbe il rischio di avere non una vera giustizia  ma una soluzone di compresso per non dover bloccare tutta la macchina organizzativa del circo calcistico.

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