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LR Vicenza, calciomercato: «Dopo Saraniti si riparla di mercato»

Arriva un cagnaccio, un fantasista oppure entrambi?

L’arrivo di Saraniti per l’attacco, quantunque se ne parlasse da giorni, è arrivato un po’ inaspettato. Secondo le informazioni raccolte da noi giornalisti, l’acquisto di una nuova punta era condizionato alla preliminare cessione di Arma. L’ex leccese, invece, è arrivato subito, senza attendere ulteriori sviluppi di mercato.

Che cosa può significare? La prima ipotesi è che Giuseppe Magallini abbia già sostanzialmente concluso il trasferimento del francomarocchino e stia solo attendendo i tempi tecnici per comunicarne i dettagli. La seconda ipotesi è invece che Mimmo Di Carlo voglia tenersi stretto il vice cannoniere dell’anno passato per poter contare su quattro opzioni per la prima linea (Marotta, Guerra, Arma e Saraniti, appunto).

Fosse così, resterebbe però il dubbio di aver utilizzato risorse economiche per integrare un reparto, quello offensivo, che forse poteva accontentarsi di tre elementi, specie in presenza di altre zone (penso ad un ulteriore esterno basso di destra o ad un centrale per sostituire il partente Pasini) che beneficerebbero di rinforzi. Non ho dimenticato il centrocampo, tranquilli…

Solo che per la zona nevralgica del campo DS e allenatore stanno già operando in queste ore. Ma in cerca di che cosa, esattamente? Mimmo Di Carlo, almeno fino a ieri, era ancora incerto sul da farsi. In realtà le figure che gli andrebbero bene sono due, molto diverse tra loro. Potrebbe optare per un mediano incontrista, in grado di dare spessore alla fase di contenimento del gioco avversario. I nomi più gettonati sono il cavallo di ritorno Rizzo, oppure la new entry Icardi. Giuseppe Rizzo è un 1991, quindi ha ventotto anni, mentre Simone Icardi ne ha solo 23. Il primo ha più le caratteristiche del cagnaccio (infatti vede pochissimo la porta, solo 2 gol in carriera), il secondo è un po’ più tecnico e di centri ne ha collezionati 6. Seconda strada: potrebbe andare a scegliere un esterno alto di destra con buon piede e velocità, adatto ad alimentare la fase di ripartenza.

Personalmente, non potendo prenderli entrambi, propenderei decisamente per questa seconda alternativa, puntando su un giocatore già accostatissimo al Lane, quel Pedro Costa Ferreira, ventottenne, che tanto bene ha fatto l’anno scorso a Trapani (per lui 295 partite in Italia e 44 centri). La mia preferenza è anche giustificata dalla duttilità del giocatore. Il portoghese, infatti. è un trequartista di destra ma ha dimostrato di poter fare anche il terzino (Italiano l’ha utilizzato così l’anno scorso), la mezzala e all’occorrenza si sa destreggiare anche sulla fascia mancina.

Un elemento quindi che il mister potrebbe utilizzare in varie parti del campo, assicurando alla squadra classe e personalità. Lo sblocco della situazione è alle porte, in un senso o nell’altro, anche perché il 2 settembre Big Ben dirà stop. Di mezzo c’è la partita interna di dopodomani contro la Fermana. Prima di decidere, Mimmo Di Carlo vorrà forse rivedere i suoi ad un appuntamento ufficiale. Sotto esame soprattutto il centrocampo, che a Modena non ha fatto faville e che al Menti dovrà ancora fare a meno di Pontisso.

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