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Lr Vicenza, agosto: tutti allenatori

Quante pedine servirebbero al Lane per considerare completo lo scacchiere a disposizione di Mimmo Di Carlo? L'analisi di Alberto Belloni

Lane in ritiro e ci si diverte con le Figurine Panini. Quante pedine servirebbero al Lane per considerare completo lo scacchiere a disposizione di Mimmo Di Carlo? Proviamo a fare qualche ipotesi, senza con questo voler fare i professorini di calcio.

Un primo settore sul quale si può ragionare è quello della fascia bassa di sinistra. L’arrivo di Barlocco prima e di Liviero ora si tende a dare concretezza alle corsie, che già in passato sono state una spina nel fianco del Vicenza. Basti ricordare il campionato scorso, nel quale, dopo aver puntato su Andreoni da una parte e Solerio dall’altra, il DS Seeber virò a gennaio su Martin e Salviato. Due giocatori dalla buona carriera che però in biancorosso sono transitati nel più completo anonimato (non a caso, sia l’uno che l’altro risultano attualmente disoccupati).

Le due nuove pedine targate 2019/2020, provenienti uno dal Piacenza e l’altro svincolato dal Fano, sono chiamate a dimostrare sul campo se siano o meno in grado di blindare la corsia, sia dal punto di vista difensivo che come proiezioni in avanti.

Va forse meglio sul fronte opposto, dove Davide Bianchi e Cappelletti appaiono meglio assortiti: più intraprendente il primo, più versato alla protezione il secondo. Il reparto centrale al momento può andar bene così com’è e anche il centrocampo, almeno nella prima parte del torneo, sembra poter dare sufficienti garanzie, con un regista vero aggiunto a mediani e mezze ali ben integrati. Se dovesse restare Alessio Curcio, anche sul piano dei trequartisti il Lane è ben coperto, con Jack che può fare sia il jolly che la punta e due rincalzi già rodati come Tronco e Gashi.

Qualche soldino, invece, va investito sul corridoio esterno di destra, dove la squadra non ha molte soluzioni di ruolo. L’arrivo del citatissimo Tait sarebbe una manna dal cielo per diversi motivi. Il bolzanino è relativamente giovane (26 anni), piace molto al mister e può all’occorrenza anche essere abbassato a fare l’esterno destro di difesa.

Un investimento produttivo, dunque. Terminiamo con l’attacco, che al momento potrebbe essere completo così com'è, se non si troverà una giusta collocazione per Arma. Il quale, tuttavia, potrebbe accettare il ruolo di terza scelta offensiva, puntando a scalare le gerarchie nel corso dell’anno.

Tornando al totomercato (che è ancora maledettamente lungo) potremmo dunque indicare in due le operazioni da affidare a Magalini: un trequartista nel caso si debba sostituire Curcio e soprattutto un esterno destro per completare la rosa. C’è spazio anche per un giovane attaccante, magari pescato dal settore giovanile, cui far fare esperienza per un lancio in prospettiva. Sarà comunque interessante osservare il responso delle prime amichevoli.

Perché è, sì, calcio d’agosto, ma si sa che di questi tempi basta nulla per scatenare fantasie e preoccupazioni tra i tifosi. Vale, per tutti, la raccomandazione: lasciamo lavorare Di Carlo e i ragazzi. C’è tempo per vestire tutti la casacca da commissario tecnico…

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