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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ambrosetti picchiato e licenziato, il Varese: "Non doveva parlarne in pubblico"

Non scende il polverone scatenato dalla rissa scoppiata dopo Bologna-Varese tra il direttore tecnico, ex biancorosso, ed un collega. La società lombarda ha sospeso entrambi, sollevando poi, però, dall'incarico il solo Ambrosetti

"Chi antepone gli interessi personali a quelli del club, è fuori: questo riguarda tutti i componenti della società a partire da me stesso". Sono le parole del presidente del Varese, Nicola Laurenza, per spiegare il sollevamento dall'incarico di Gabriele Ambrosetti, ex calciatore e, fino a poche ore fa, direttore sportivo della società in cui era cresciuto.

decretare l'uscita di scena di "Lele", non è stata soltanto la rissa del Dall'Ara ma anche il fatto che "ha dato la sua versione dei fatti alla stampa nazionale e di fatto si è messo in fuorigioco da solo". Sospeso e poi destinato ad altro incarico è il destino che spetterà all'aggressore, il direttore tecnico Giuseppe Cannella. E per il Varese si apre la caccia a nuovi dirigenti. 

Questa la versione di Ambrosetti data a Sky: ""Sono stato aggredito, verbalmente e fisicamente. Mi è arrivata una testata, senza che io alzassi un dito. Esonero, comunicato sul sito, senza che nessuno mi chiedesse nemmeno come stessi". La prossima puntata sarà in una conferenza stampa ed il seguito in tribunale. 

Secondo il direttore generale, Giuseppe D'Aniello, "Nel tunnel degli spogliatoi c’è stato un accesso scambio di opinioni fra Ambrosetti e Cannella riguardante diversi punti di vista sulla partita. I due non sono venuti subito alle mani ma poi Ambrosetti è sceso dal pullman e si è tolto l’orologio come se cercasse lo scontro fisico. Abbiamo deciso di sospendere sia Cannella che Ambrosetti. La testata e la colluttazione sono irrilevanti. Alla scena ho assistito io, il nostro medico Marco Mariano e Max Vaccalluzzo, nostro autista tutto fare - spiega alla Gazzetta e prosegue - Abbiamo tentato di far convivere Ambrosetti con Cannella ma l’incompatibilità fra i due è sempre stata chiara. Il suo esonero non è comunque dovuto alla rissa di Bologna: semmai questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La decisione è stata dettata dalla sua gestione tecnica, che abbiamo ritenuto non soddisfacente".  

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