Il punto di Alberto Belloni: "Albinoleffe-Vicenza, il peggior finale della STORIA (in attesa dei play out)"
Qualche commento a margine della conferenza stampa di Moreno Zocchi, la quale ha ridato voce a un Vicenza Calcio sin qui nemmeno sottotitolato per i non udenti
Nelle sue parole alla stampa Moreno Zocchi ha offerto molta minestra riscaldata, qualche accenno di assunzione di responsabilità personale e un paio di di spunti interessanti su cui ragionare. Una dei quali mi piace, l’altro meno. Cominciamo da quest’ultimo. Alla domanda specifica di una collega circa i contorni e gli effetti della richiesta di riduzione ingaggi ai giocatori da parte del curatore fallimentare ed in particolare sul rapporto tra questa proposta e il crollo verticale di rendimento della squadra, il DS berico ha sostanzialmente confermato tale nesso, lasciando trasparire, almeno secondo la mia interpretazione, una sorta di assoluzione verso gli atleti i quali sarebbero stati gravemente turbati nella loro psiche da un cotal azzardo del dottor De Bortoli.
UN LUNGO PERIODO DIFFICILE E GROTTESCO
Dal mio punto di vista si tratta di un errore sostanziale, storico e morale, che riconosce di fatto alla squadra un alibi che non le spetta. Chi sta indossando la maglia biancorossa ha attraversato dall’estate 2017 fino al termine dell’anno, un periodo difficilissimo e per molti versi grottesco, sul quale non val nemmeno la pena di tornare e per il quale il team ha dovuto disputare una prima metà di campionato che definire avventurosa è usare un eufemismo benevolo. Di questo, tutti, stampa, tifosi, addetti ai lavori, hanno già dato abbondantemente conto nel corso degli eventi: dalla fantozziana partenza per il ritiro, fino alla decisione di mettere in mora la società, liberandosi così dai vincoli contrattuali.
Ma dal 18 gennaio 2018 si era aperta una fase nuova, che apparentemente aveva rimesso il club in condizione di poter giocarsi con maggiore serenità l’ultima parte di stagione, per avviarsi a centrare senza ulteriori intoppi il risultato finale. Che per qualcuno, vedi lo stesso Zocchi, poteva essere ancora il raggiungimento dei play out. Ricordiamo che appena dopo il “new deal” biancorosso, il Lane di Zanini vinse a Teramo con rimonta targata De Giorgio e Giacomelli, senza dar segno di disturbi postraumatici: a quota 24 punti, abbondantemente salvo e con alle spalle Fermana, Ravenna Gubbio, Teramo e un Fano che quel tempo di punti ne aveva appena 15 (di lì in poi gli adriatici ne hanno messi in granaio altri 20, mentre i nostri fenomeni appena 7…).