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Aimo s’é perso sui monti di Trento…e non sa tornare

Dopo il tonfo Sagramola ha rassegnato le dimissioni

A chi pensava che il Lane non potesse giocare peggio di Fiorenzuola i giocatori biancorossi rispondono imperiosamente con la prestazione al Briamasco. Il Vicenza va sotto al 21’ poi pareggia grazie ad un autentico suicidio dei gialloblù, quindi in due minuti si fa infilzare due altre volte e chiude in bellezza lasciando nella ripresa un poker nelle mani di Tedino & C. Un insulto al gioco del calcio e quattro schiaffi n faccia ai 450 che l’hanno seguito in trasferta. Giocatori vergognosi, indegni di indossare una maglia tanto gloriosa e club in caduta libera, che ora si ritrova a seguire in classifica l’Erminio Giana. Dopo il tonfo Sagramola ha rassegnato le dimissioni. Se saranno confermate lo giudico un segno di dignità.

LE PAGELLE DEL “BAFFO” BELLONI

Le valutazioni dei singoli sono forzatamente stringate, perché di fronte a prestazioni del genere non è il caso di spendere parole superflue. Resta così un po’ di spazio per qualche considerazione di carattere generale. Io vado un po’ controcorrente e mi smarco dal linciaggio cui è sottoposto Diana. E’ chiaro che nella situazione attuale della squadra l’allenatore ha le sue belle responsabilità. Ma sarebbe troppo comodo trovare il capro espiatorio ed evitare così analisi più approfondite. Diana pagherà il fallimento dell’annata. Giusto. Ma faremmo un bel servizio alla verità attribuendogli ogni colpa? Tanti, davvero tanti, sono i responsabili del disastro, a tutti i livelli. A partire dalla proprietà che avrebbe dovuto parlare meno (“siamo belli, “siamo fighi”, ecc.) ed agire di più. E soprattutto per tempo. Che dire poi della dirigenza? Per non parlare dei giocatori, che in ultima analisi sono quelli che scendono in campo. Ma la crisi, come ho scritto recentemente, non nasce oggi e non solo dai Rosso. Dopo l’esperienza (per molti versi irripetibile) dell’era Dalle Carbonare, molte, troppe cose non hanno funzionato in via Schio, ora Largo Paolo Rossi. Una decadenza per molti versi misteriosa, tanto da farmi coniare il termine “Maledizione di Montezuma”, ma per altri assolutamente decifrabile ed associabile a concetti come supponenza, presunzione, superficialità, mania di grandezza epoca lungimiranza ecc. Non è un’accusa verso nessuno in particolare. O forse verso tutti. Si sarebbe potuto correre ai ripari in tempo, se negli ultimi vent’anni avessimo sentito un minimo di autocritica, un accenno di ammissione degli errori, un mea culpa impietoso da parte degli stessi protagonisti, Invece no… Lustri, decenni, di tutto va ben, Madama la Marchesa. In realtà è un intero sistema di valori che va messo in discussione, una volta per tutte. Altro che licenziare Diana! L’allenatore paghi pure per tutti, come al solito. Ma non è quello il punto. Va reinventata una cornice che consenta ad una società come il Lane di ritagliarsi un posto dignitoso nel calcio di oggi. Che non è più quello della Nobile Provinciale, né quello del Real Vicenza. Impresa difficilissima che necessità di fantasia, coraggio, intelligenza e tanta, tantissima professionalità e conoscenza del calcio di oggi. Sarà come ricostruire un mondo sulle macerie di quello precedente. Sarà possibile?

MASSOLO 6-: uno che ha beccato quattro gol dovrebbe stare in cima alle critiche, invece non mi pare che si possano imputargli colpe nefaste. Per lui due grandi interventi, al 18’ e 19’. 

DE COL 4: che cosa non mi torna in questo ragazzo? Qualcuno è andato a visionarlo lo scorso anno? Spero di si… E allora come spiegare la sua impalpabile presenza in campo ogni volta che è chiamato?

LAEZZA 5-: è stato uno dei migliori sin qui, ma al Briamasco ha fatto decisamente male. Non c’è sul primo gol, né sul terzo. Molte stonature.

DE MAIO 4,5: il mister gli dà fiducia, ma è da una sua indecisione che il Trento al 21’ sfiora il vantaggio. Poi è corresponsabile anche sul resto.

(GOLEMIC) n.g.: non si capisce bene il senso del suo ingresso (forse De Maio si era infortunato?) né i suoi compiti una volta della partita.

RONALDO 5: a parte un tiro telefonato al 9’ e un paio di traversoni su calci da fermo, non resta nulla nel taccuino.

(PROIA) 4: se Ronaldo è stato evanescente, lui fa ancora meno Solo un tiro debole al 68’. Poco, troppo poco.

ROSSI 4,5: voglio bene a Faustino e lo stimo come play, ma quando gioca così sembra un corpo estraneo in campo. Giocate scolastiche e mai un cambio di passo.

TRONCHIN 4,5: un esempio di talento inespresso. Anche lui si limita al compitino e non riesce mai a verticalizzare.

(TALARICO) 4,5: la sua peggiore prestazione con la maglia biancorossa. Pallida, pallida…

JIMENEZ 5+: pure a all’ex granata manca il lampo di genio, la luce accesa all’improvviso. Detto questo è l’unico che mi pare interpreti la gara con vera rabbia sportiva. So l’assist per il pareggio. Non è molto, ma…

GRECO 5-: alti e bassi. Più bassi che alti, in verità. Rischia un clamoroso autogol, perde una palla sanguinosa al 64’. Ma sciorina anche un salvataggio al 37’ e un’ottima serpentina al 39’

(COSTA) 6: convincente il suo ingresso in campo. Mostra carattere e volontà e prova a dare velocità ad un Vicenza catatonico.

DELLA MORTE 4,5: non è la sua partita. Non salta mai l’uomo e non si avvicina nemmeno al portiere avversario. E quando lui non gira di palloni utili in area se ne vedono pochi. Anzi, nessuno.

(PELLEGRINI) 4: un’altra partita spesa a vestire i panni di Trio Meravigliao. Mi fido di Diana quando ne tesse le lodi. Ma quando ha intenzione di farci vedere qualcosa, questo oggetto misterioso?

FERRARI 4/5 (per il gol): aveva dato segni di risveglio nelle ultime due gare. A Trento abbiamo rivisto il fantasma del Loco, che non ne becca mezza. Gol a parte, che peraltro è un clamoroso omaggio prenatalizio.

All. DIANA 4: quando l’ho visto a metà gara utilizzare uno slot con ben 4 cambi, ho capito che il mister era andato nel pallone. In effetti le forze fresche non sono servite a molto, anzi…  Mi è sembrato anche poco presente a bordo campo, come se si fosse sentito tradito dalla squadra. Probabilmente salterà la panchina, ma a pro di chi? Io non credo all’arrivo di un giovane (un po’ il bis di quanto fatto l’anno passato con Thomassen). L’occhio ormai deve essere puntato sulla prossima stagione, per non apparire ridicoli…

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