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Rapporto 2012 sulla congiuntura agroalimentare veneta: Agricoltura Veneta 2012, +1,5% ma con aria di crisi

Il valore della produzione agricola 2012 ha toccato livelli record, attestandosi sui 5,34 miliardi di euro, anche se si tratta di un aumento piuttosto modesto rispetto al 2011 (+1,5%). La Provincia di Vicenza non segue però il trend regionale

Qualche settimana fa è stato presentato il Rapporto 2012 sulla congiuntura agroalimentare veneta elaborato come ogni anno da Veneto Agricoltura.  “Anche quest’anno, il settore agricolo veneto dovrà fare i conti con la crisi economica in atto e il conseguente calo dei consumi. E’ nostro dovere però continuare a sostenere le imprese agricole per renderle sempre più competitive in un mercato in costante evoluzione. Il prossimo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, che la Regione Veneto sta delineando in questo momento, punterà proprio su aspetti quali l’innovazione delle imprese agricole, l’inserimento dei giovani, la sburocratizzazione, la flessibilità” ha affermato l’Assessore regionale all’Agricoltura, Franco Manzato, in occasione della presentazione del Report avvenuta a Legnaro.


 

Uno dei dati messi subito in evidenza dal rapporto afferma che il 2012 è stati caratterizzato da un andamento meteorologico anomalo, dovuto alle temperature molto elevate e ad un prolungato periodo di siccità. È con questa situazione che il comparto agroalimentare veneto ha dovuto fare i conti lo scorso anno, situazione che si ripeterà verosimilmente anche nel 2013 a causa dell’eccessiva piovosità. “Sempre più frequentemente – ha evidenziato al riguardo il Commissario Straordinario di Veneto Agricoltura Paolo Pizzolato – le anomalie climatiche incideranno sulle sorti dell’agricoltura ed è per questo che gli agricoltori dovranno dotarsi di forme assicurative in grado di limitare i danni”.


 

Nonostante tutti questi più che giustificati allarmismi, il valore della produzione agricola 2012 ha toccato livelli record, attestandosi sui 5,34 miliardi di euro, anche se si tratta di un aumento piuttosto modesto rispetto al 2011 (+1,5%). “Si tratta di un risultato con segno positivo – ha ricordato Alessandro Censori di Veneto Agricoltura - dovuto quasi esclusivamente all’andamento favorevole dei mercati, infatti le quantità ottenute dalle coltivazioni agricole hanno subìto significative riduzioni (-11.6%), dovute proprio alle condizioni meteorologiche avverse”.


 

Da questa grande quantità di dati emerge un quadro disomogeneo, dovuto al prolungato periodo di crisi economica. Le ripercussioni negative si evidenziano soprattutto sul numero delle imprese agricole attive iscritte al Registro delle Imprese delle CCIAA del Veneto che continua a diminuire (72.403 aziende iscritte, -1,9% rispetto al 2011), un trend a dire il vero in atto da anni, dovuto anche a fattori socio-economici. In calo le “ditte individuali” (-2,5%) che da sole rappresentano l’86% delle aziende agricole venete. In controtendenza il numero degli occupati, che continua invece ad aumentare (+7,5%) raggiungendo le 75.000 unità, con un incremento sia del lavoro indipendente (+3,2%) che di quello dipendente (+15,9%). Per quanto riguarda nel dettaglio la provincia di Vicenza ci sono 9.558 imprese agricole, terzultima a livello regionale: prima di lei solo Padova (14.849) e al penultimo posto Venezia (8.048).


Se si esclude la provincia di Belluno, l’unica a registrare un lieve incremento, in tutte le altre province si è osservato un calo del numero di imprese agricole attive rispetto al 2011. Sempre per quanto riguarda la provincia di Vicenza, il calo è stato del 2,2, nella media regionale. Da non sottovalutare il dato riguardante il numero degli occupanti nel settore agricolo: questi, infatti, sono saliti a 75.000 addetti, in crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente, un incremento ben più consistente di quello registrato nel territorio del Nord Est (+4%) e soprattutto rispetto al dato nazionale, rimasto sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente. Gli occupati agricoli rappresentano il 3,5% del totale degli occupati di tutti i settori produttivi del Veneto, un’incidenza leggermente superiore a quella del 2011. In crescita rispetto al totale anche la quota degli occupati indipendenti (9,5%) e dei dipendenti agricoli, che rappresentano però solo l’1,7% degli occupati totali. Anche in quest’ultimo caso Vicenza ottiene con 9.125 occupanti nel comparto agricolo un terzultimo posto: prima di lei Rovigo (10.897) e la segue Padova (7.802).

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