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Pfas, i Gruppi di Acquisto Equosolidale: "Il nostro sogno Km 0 si è infranto"

Il dolore dei GAS vicentini e la richiesta: "La uqalità di carne, pesce, verdure è inevitabilmente compromessa. Vietare il pescato anche nella zona aracione"

A seguito dell’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale, nr. 184 del 10/11/2017, la Rete Gas Vicentina (con sede a Villaverla -VI-  https://www.retegasvi.org/), comprendente più di 700 nuclei familiari ovvero 3.000 abitanti circa di Vicenza e Provincia, in prima linea (assieme a tutte le associazioni ambientaliste e comitati territoriali) nella tutela dell’ambiente, nell’informazione e nella presa di coscienza del disastro ambientale da PFAS venuto alla luce nel 2013, si chiede e chiederà alle autorità competenti:

• con quale criterio è stato stabilito (relativamente al consumo di pesci), che il divieto venga limitato al solo pescato della Zona Rossa, qualificata e circoscritta come tale con DGR 2133/2016 e che identifica i 21 Comuni approvvigionati da acquedotti contaminati da sostanze perfluoroalchiliche;

• la motivazione della mancata inclusione, in tale divieto, della ZONA ARANCIO (comprendente i Comuni di Altavilla-Creazzo- Montebello Vic.no-Montecchio Maggiore-Sovizzo- Trissino –Vicenza Ovest), tenendo in considerazione che, nello specifico i Comuni di Altavilla, Creazzo e Sovizzo, sono stati assoggettati in forma pesante all’inquinamento degli anni ’70 . A seguito del disastro di quegli anni, i tre comuni delle Terre del Retrone si sono allacciati, nel 1976, all’acquedotto Vicentino falda di Dueville.

Tra le finalità di Rete Gas Vicentina (Gruppi di Acquisto Solidale) vi è il sostegno economico agli allevatori ed agricoltori a KM ZERO (anche sotto forma di cooperative socialmente utili che offrono lavoro a soggetti con disagi fisici e/o psichici). Da quando a fine 2013 siamo venuti a conoscenza di tale inquinamento da PFAS e alla luce della Tabella Regione Veneto su Campionamento alimenti di produzione locale per la ricerca di PFAS datata 06/11/2015, e successivo Piano di campionamento per il monitoraggio degli alimenti in relazione alla contaminazione da Pfas in alcuni ambiti della Regione Veneto, in data 16/11/2017 in cui è stata nuovamente riscontrata e confermata la contaminazione su diverse matrici alimentari è venuto a mancare per noi tutti un requisito fondamentale: riteniamo che la qualità di prodotti come CARNE, PESCE, UOVA E VERDURA sia stata compromessa.

A seguito di questo abbiamo visto, un po’ per volta, infrangere il nostro sogno, quello di POTER ESSERE SOLIDALI IN PRIMIS con gli allevatori e coltivatori della NOSTRA FERTILE TERRA che svolgono la loro attività anche con scopi socialmente utili. Riteniamo pertanto INCONCEPIBILE che il divieto in questione (relativo al pescato) e il campionamento appena trasmesso (relativo agli alimenti) siano limitati alla sola Zona Rossa, considerato che la falda contaminata si allarga sino a tutta Vicenza Ovest sino alla ZONA ARANCIO. Appena saranno resi noti tutti i dati dei singoli campionamenti alimentari, agiremo con e presso le Autorità competenti, a TUTELA DI NOI CONSUMATORI ECOSOLIDALI e DEI NOSTRI PRODUTTORI LOCALI che hanno tutto il diritto ad essere tutelati.

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