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Perché ho dovuto denunciare il Comune di Trissino

L'ennesima storia di carte negate ai cronisti deve far riflettere l'opinione pubblica

Non è mai simpatico doversi rivolgere all'autorità giudiziaria: ma è quello che da giornalista ho dovuto fare a causa di una melina inqualificabile da parte del Comune di Trissino in tema di accesso agli atti, delizia ma soprattutto croce dei cronisti che intendano fare correttamente il proprio dovere, basandolo anzitutto sui documenti.

Tanto per dare l'idea di quanto accaduto il 24 di luglio ho presentato una precisa istanza di accesso agli atti al Comune di Trissino nella quale chiedevo informazioni in merito all'esito di alcuni carotaggi effettuati negli intorni della collina della villa Marzotto. La ragione di tale istanza era quella di conoscere una situazione di eventuale contaminazione dei suoli visto che proprio in cima a quella collina qualche decennio orsono la Rimar della famiglia Marzotto avviò una attività (che possiamo considerare la progenitrice della Miteni) che tra i suoi ambiti vedeva anche alcune lavorazioni chimiche.

Ora tutti conoscono il caso Miteni-Pfas, che ha il suo epicentro proprio a Trissino. Ed è in questo contesto che ho chiesto informazioni al Comune. Quest'ultimo dopo un silenzio durato un mese, poi giustificato da un non ben precisato disguido con la posta elettronica certificata, mi faceva sapere che la mia richiesta «per competenza» era stata girata ad Arpav. Poco è valsa la mia rimostranza (giunta sotto forma di diffida) nella quale spiegavo che la documentazione, detenuta stabilmente dall'amministrazione trissinese a quest'ultima era stata richiesta e non ad altri. Le norme sull'accesso agli atti e sulla trasparenza in materia ambientale sono chiarissime in questo senso.

Non avendo avuto una replica degna di questo nome nella giornata di ieri ho provveduto ad informare l'autorità giudiziaria con un dettagliato esposto chiedendo che siano valutati eventuali reati. Nell'esposto ho pure dato conto della condotta del responsabile dell'ufficio ecologia del Comune di Trissino Giorgio Gugole in una con quella del sindaco Davide Faccio e del segretario comunale Stefania Di Cindio. S

tamani ho anche informato la Prefettura di Vicenza e l'Ordine dei giornalisti del Veneto affinché possano assumere i provvedimenti del caso rispetto ad un episodio tanto disdicevole anche perché la melina messa in campo dal Comune di Trissino è così priva di sostanza da risultare offensiva. Purtroppo non è la prima volta che mi succede qualcosa del genere. Non è la prima volta che accade ad un giornalista. E il cielo non voglia che tanta sgangherata solerzia da parte degli uffici non sia dovuta alla volontà di non disturbare gli interessi di una casata molto influente quale è quella dei Marzotto.

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