L'era Rosso Vicenza: "Non ci sarà nessuna valutazione, come nessun complimento per la salvezza"
Un nostro lettore, Stefano Cantini, fa notare alcune "incongruenze" nella vicenda dell'aggiucazione
La questione è semplice. Nessuna valutazione, la semplice necessità di ottenere il decreto di cessazione dell’esercizio provvisorio e di iscriverlo al registro delle imprese.
Questo per ottenere, in diritto, la risoluzione dei contratti sportivi, l’eliminazione del debito sportivo e la possibilità di licenziare i dipendenti. Poi potrà essere aggiudicato l’acquisto a Rosso senza che corra il pericolo di portarsi a casa i debiti verso i tesserati e il peso dei dipendenti.
Peccato però che questo sia stato troppo chiaro perché il licenziamento è avvenuto giovedì e alla squadra è stato comunicato tutto ieri. Ma dunque con la totale conoscenza del contenuto della proposta Rosso che, d’altro canto, aveva portato l’offerta di acquisto preparata da De Bortoli a considerare l’ipotesi atecnica del “Vicenza senza la serie C”.
Ma quella con il Vicenza ed il titolo sportivo (ragione essenziale e giuridicamente imprescindibile dell’esercizio provvisorio ) prevedeva, ad esempio, l’acquisizione di otto dipendenti. Ma questi sono stati licenziati prima della scadenza del termine per il deposito dell’offerta.
Ma la cosa simpatica è che l’offerta è stata approvata anche dal comitato dei creditori di cui fa parte Grazioli, rappresentante dell’associazione calciatori al quale va bene che i tesserati del Vicenza non vedano pagato giugno e rescissi i contratti pluriennali. E certamente approverà anche la cessione che, lo ripeto, non è oggetto di meditazione, ma attende il decreto di cessazione dell’esercizio provvisorio e la sua iscrizione al registro imprese. Valutate voi.
Questo il commento di un un nostro lettore, Stefano Cantini, sui fatti di questi giorni, relativi all'acquisizione del Vicenza Calcio, che conclude:
Domanda: un complimento dalla famiglia Rosso per la salvezza?