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Frittelle veneziane: scopri la storia e la ricetta originale

Sono le regine del Carnevale, ecco come farle secondo la tradizione

Il Veneto è una regione dove la tradizione culinaria cammina a pari passo con gli eventi del calendario: ogni festa ha la sua pietanza o dolce che la caratterizza così anche il Carnevale, che significa frittelle e insieme alle chiacchiere o frappe sono autentiche delizie da provare in tutte le loro varianti .La frittella, o meglio "ea fritoa", può essere fatta in tanti modi, ma da oltre 500 anni quella "vera" è la Veneziana. 

Le frittelle originali veneziane sono morbide palline di pastella con uvetta e pinoli, sempre rigorosamente coperte con zucchero.
Troviamo le frittelle di Carnevale anche con crema pasticcera, zabaione, cioccolato o nutella, pistacchio, etc. Quanti di noi hanno affossato il naso dentro lo zucchero a velo di una morbida frittella ripiena, ma queste sono delle buonissime varianti moderne.

Ricetta originale frittelle veneziane

Nella Repubblica Serenissima era la regina del Carnevale, ecco come farla secondo la tradizione. L’impasto da preparare per le frittelle alla veneziana è un lievitato dolce, quindi serviranno: 750 gr. di farina, 600 ml. di latte, 3 uova intere (meglio se a temperatura ambiente), 150 gr. di zucchero, 90 gr. di burro, 50 gr. di lievito di birra, la scorza di un limone e dell’uvetta, pinoli. 

Prima di iniziare a preparare l’impasto, ammollate l’uvetta in un po’ d’acqua (o grappa) per farla rinvenire, inoltre ricordatevi di tirare fuori dal frigo il burro per farlo ammorbidire, ed infine fate sciogliere il lievito in un po’ di latte tiepido. 
Impastate insieme farina, zucchero, uovo e burro, poi aggiungete il lievito sciolto e il resto del latte. Unite quindi la buccia di limone e l’uvetta. L’impasto sarà della giusta consistenza quando risulterà elastico e un po’ appiccicoso, infine lasciate lievitare per qualche ora. 
Per cuocerle fate scaldare l’olio e, utilizzando due cucchiai o un porzionatore da gelato, versate una pallina di impasto nell’olio bollente. 
Fatele asciugare utilizzando della carta assorbente, spolverate con un po’ di zucchero e servite tiepide.

La storia delle frittelle veneziane

La storia delle frittelle risale alla seconda metà del ‘300 e la ricetta originaria è ancora conservata tra documenti dell’epoca. Testimonianze rivelano che nel ‘600 venivano preparate in piccole baracche di legno lungo la strada dai fritoleri, mestiere che si tramandava da padre in figlio. La tradizione voleva che l’impasto fosse lavorato su grandi tavoli di legno e fosse composto da uova, farina, zucchero, uvetta e pinoli (la classica frittella veneziana di adesso) e fosse fritto in enormi padelle sostenute da tripodi. Dopo la cottura venivano servite calde e cosparse di zucchero.
All’epoca esisteva anche l’Associazione dei Fritoleri, composta da 70 lavoratori che avevano aree ben precise entro le quali vendere frittelle e che rimase attiva fino alla caduta della Repubblica di Venezia.

A contribuire ulteriormente al successo di questo dolce furono alcune opere d’arte, come il quadro «La venditrice di frittole» di Pietro Longhi e la sua comparsa nell’opera di Carlo Goldoni «Il Campiello».

Nel 1700 le frittelle furono elette dolce nazionale della Repubblica Serenissima. Anche se l’autentica frittella rimane comunque quella veneziana, in tutto il Veneto si diffusero ricette locali, con frutta come le mele o pere, con fiori, ortaggi, in certi casi perfino con erbe spontanee come la Maresina (nell’Alto vicentino) e ancora con la ricotta, il riso e la polenta.

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