Vaccini, basta l'autocertificazione: e Zaia chiede la sospensiva

Pugno di ferro tra la Regione Veneto e il Governo sulla questione vaccini. Entro il 10 settembre 2017 - per le scuole dell'infanzia - e il 31 ottobre per quelle dell'obbligo deve essere presentata la documentazione dell'avvenuta vaccinazione obbligatoria per bambini e ragazzi fino a 16 anni. La legge prevede esclusione dalle materne per i bambini che non si sono sottoposti alla profilassi e multe salate per i genitori degli alunni non vaccinati che devono frequentare elementari, medie e superiori. 

La Regione Lombardia ha concesso una proroga a queste scadenze, ma il Governo non ci sta: "Nessun rinvio, siamo fermi sulle nostre posizioni". ha dichiarato la ministra all'istruzione Fedeli in una intervista a Repubblica. Il Veneto, unica regione in Italia ad aver fatto ricorso alla Consulta contro la legge Lorenzin, sta tentando di avere una sospensiva sui tempi previsti. Il presidente del consiglio Regionale, Luca Zaia, a margine dell'apertura della Mostra del Cinema, ha dichiarato: "Ci potrebbero essere dei varchi per attenuare quanto richiede la legge". 

Nel frattempo aumenta la preoccupazione da parte di Ulss e istituti scolastici per riuscire a far fronte all'enorme mole di lavoro che richiedono le vaccinazioni - 4000 bambini e ragazzi solo a Vicenza e provincia - in mancanza di direttive precise da parte di Stato e Regione. 

L'unica circolare del ministero prevede delle scorciatoie almeno per l'iscrizione dei bambini a nidi e scuole dell'infanzia. Per dimostrare che si è disposti a vaccinare i propri figli basteranno infatti una raccomandata, una mail o anche una telefonata all'Azienda Sanitaria Locale con la quale si autocertifica la profilassi. In pratica una autocertificazione con l'impegno a presentare la documentazione ufficiale entro il 10 marzo.