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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Ittero prenatale: al San Bortolo uno strumento all'avanguardia per la prevenzione

La nuova dotazione è stata donata al reparto del S. Bortolo dall’Associazione ABAM e consente il trattamento della patologia potenzialmente pericolosa in quanto può provocare effetti neurologici a lungo termine

Si arricchisce di una nuova apparecchiatura la Terapia Intensiva Neonatale del San Bortolo: si tratta di una lampada speciale per la fototerapia, utilizzata per il trattamento dell’ittero neonatale. La nuova dotazione è il frutto di una donazione del valore di oltre 5 mila euro da parte dell’Associazione ABAM, onlus vicentina specializzata nell’assistenza ai bambini affetti da malformazioni congenite, che da anni supporta la Pediatria e Chirurgia Pediatrica dell’ospedale di Vicenza.

Come noto, l’ittero neonatale è una condizione che determina una particolare colorazione giallastra della pelle, causata da un aumento nel sangue di una sostanza chiamata bilirubina. Nella maggior parte dei casi si tratta di una manifestazione fisiologica destinata a scomparire nel giro di pochi giorni, tuttavia a volte - e l’incidenza risulta superiore proprio tra i nati pre termine - questa condizione necessita di essere trattata in modo tempestivo ed efficace, in quanto oltre una certa soglia di concentrazione, la bilirubina può depositarsi in alcune zone del cervello provocando effetti neurologici a lungo termine. La nuova apparecchiatura, emettendo la sua luce con una particolare lunghezza d'onda, è in grado appunto di eliminare la bilirubina accumulata nella pelle, prevenendo queste complicanze.

«Siamo particolarmente riconoscenti ad Abam e a tutti i vicentini che hanno contribuito a questa donazione sostenendone le iniziative dell’associazione - spiega il dott. Massimo Bellettato, direttore della Pediatria del S. Bortolo -. Si tratta di una strumentazione particolarmente importante, anche considerando la specializzazione del nostro reparto nell’assistenza ai bambini nati pre termine». 

Una donazione che rientra nell’ambito di una collaborazione più ampia con la Pediatria di Vicenza, come spiega Paolo Bassan, presidente di ABAM Onlus: «Quando ci è stato presentato dal dott. Bellettato il progetto di acquisizione di questa apparecchiatura ci siamo subito attivati, considerando la sua importanza ai fini terapeutici. Voglio sottolineare che questa iniziativa non è un fatto isolato: come associazione collaboriamo con tutti i reparti pediatrici – e non solo – del S. Bortolo e il prossimo anno festeggeremo i 40 anni di attività come associazione. Lo faremo raccogliendo risorse per altri importanti progetti già individuati per il 2019, come l’acquisizione per la Patologia Neonatale di una speciale apparecchiatura per la misurazione della CO2, che consente di valutare costantemente in modo non cruento, cioè senza necessità di effettuare prelievi di sangue, la stabilità clinica dei neonati che necessitano di supporto ventilatorio meccanico in quanto affetti da insufficienza respiratoria. Tra i nostri programmi, inoltre, vi è anche l’acquisto di un ventilatore pediatrico da installare a bordo delle ambulanze del SUEM 118 e di un’altra apparecchiatura all’avanguardia per la Chirurgia Pediatrica, oltre ad un progetto per la Neuropsichiatria Infantile. Obiettivi importanti, per i quali abbiamo bisogno del sostegno di tutti i vicentini: la raccolta fondi per questi progetti inizierà ufficialmente con la tradizionale cena annuale di beneficenza della nostra associazione, il 20 ottobre a Villa Curti, a Sovizzo, alla quale naturalmente sono invitati a partecipare tutti quelli che hanno a cuore il nostro ospedale e in particolare la salute dei bambini». 

Con questa nuova dotazione si conferma l'eccellenza del reparto di Patologia Neonatale dell'Ospedale S. Bortolo, tra le realtà più avanzate in Italia in questo ambito di specializzazione: ogni anno sono circa 350 i neonati ricoverati nella Patologia Neonatale dell'ospedale di Vicenza e tra questi circa 250 prematuri, tra i quali circa un quarto con un peso inferiore a un 1,5 kg. Il reparto vicentino si è infatti affermato come un punto di riferimento regionale in questo ambito, in grado di gestire tutte le patologie tipiche dei nati prematuri. Un impegno portato avanti anche con iniziative particolari, come l'adesione al network mondiale VON che riunisce alcune delle più importanti Patologie Neonatali in tutto il mondo, con l'obiettivo di scambiare esperienze e confrontarsi per accrescere continuamente e reciprocamente le proprie conoscenze. E proprio all'interno di questo network è nata, più recentemente, l'adesione del S. Bortolo - unico ospedale in Italia - ad un programma di utilizzo razionale della terapia antibiotica nel trattamento dei bambini prematuri, con i primi risultati dell'esperienza vicentina che sono stati presentati nei giorni scorsi a Chicago, in occasione di un convegno internazionale.

Tra le iniziative degne di nota va ricordata inoltre anche la Banca del Latte Umano Donato (BLUD), attivata alla fine del 2015 e diventata subito un successo: grazie alla grande generosità delle mamme vicentine, infatti, già nel giro di sei mesi la Banca ha permesso al reparto di raggiungere la piena autonomia rispetto al fabbisogno necessario per alimentare esclusivamente con latte materno tutti i neonati prematuri ospiti della Neonatologia del S. Bortolo (ulteriori informazioni su questo progetto sul sito www.allattandovi.it).

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