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Marijuana, legalizzarla o no? Dopo il caso Quero ecco cosa pensano i politici

Legalizzarla o no? È uno dei dibattiti "caldi" sulle droghe leggere. E a pochi giorni dal caso Quero, l'ex amministratore di AMCPS fermato lo scorso dicembre in Germania con hashish e marijuana, abbiamo chiesto ad alcuni politici che ne pensano della legalizzazione

Se da una parte l'arresto in Germania di Quero, il suo licenziamento da parte del sindaco e le sue dichiarazioni alla trasmissione "la Zanzara", hanno scatenato le inevitabili polemiche tra i politici vicentini, dall'altra in pochi si esprimono sulla questione della legalizzazione. Alcuni l'hanno però fatto, con qualche sorpresa.

Su Quero, la bagarre via facebook tra il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci e il segretario della Lega Nord Vicenza è ormai diventata virale sui social. "Il tisico e gracile vicesindaco non ci ha risparmiato neanche oggi la predica - ha postato lunedì Celebron - Parla di "bon ton" delle minoranze, continuando a sostenere che, quanto capitato a Quero, rientra all'interno della categoria "disgrazie". Immediata la risposta del vicesindaco: " Data la mia gracilità (non sapevo di avere anche la tisi ma grazie della diagnosi, mi farò un controllo assieme al test antidroga di cui delirate da giorni), ti rispondo sommessamente (a Celebron ndr): come sai bene, nessuno ha difeso Quero. È stato licenziato prima ancora che poteste chiederne le dimissioni".

Matteo Quero, alla Zanzara si è invece difeso da solo "Ho comprata la droga in Olanda per non dare i soldi alle mafie in Italia e la uso per dormire piuttosto che prendere valium", ha detto l'ex manager ai microfoni di Cruciani. "Uno che vuol fumare una canna se la fumi pure ma non faccia l'amministratore", ci ha risposto Celebron, aggiungendo: "Quero parla di mafia, ma se la mafia non fa più soldi con la marjiuna li farà con qualcosa di peggio".

Per il leghista l'argomento legalizzazione è assolutamente da evitare: "Va bene nella terapia del dolore e anzi lì le cose andrebbero anche riviste in maniera più ampia e sono anche d'accordo che il proibizionismo non funziona, ma dico no ad ogni forma di legalizzazione; quello su cui si deve puntare è la prevenzione. Per quanto mi riguarda manderei Quero nelle scuole a fare un servizio sociale contro la droga".

Di parere un po' diverso il consigliere di Forza Italia Michele Dalla Negra: "Mai fumato una canna e in linea di principio non sono favorevole alla legalizzazione, ma i tempi sono maturi per fare una riflessione seria sul mercato delle droghe leggere". Per il forzista le amministrazioni dovrebbero insomma fare un passo avanti : "Con la marijuana la mafia c'entra poco, quella lavora in borsa, il mercato lurido è tutto in mano al nord Africa". E, infine, per quanto riguarda la vicenda Quero, conclude: "Un atto di "monaggine" che poteva evitare e che ha pagato, ma detto questo, bisognerebbe riflettere su amministratori attualmente in carica che hanno commesso reati molto più gravi".

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