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Tessere fasulle Pdl: quasi 90mila euro pagati, stesso fattorino

Terminati controlli dei carabinieri sullo scandalo che ha coinvolto il partito: quasi 8mila i bollettini consegnati in poste decentrate dalla stessa persona nel giro di 3 giorni. Chi ha pagato?

Finite le indagini della procura in merito all'esposto a proposito delle presunte tessere fasulle del Pdl. 7.907, secondo i carabinieri, i bollettini postali che sono stati spediti da alcuni uffici nella provincia di Vicenza, tutti stampati con le stesse modalità e con nominativi estrapolati dalle liste dei cacciatori. Grazie alle immagini registrare negli uffici postali, sarebbe stato individuato anche il fattorino, sempre lo stesso, che tra il 26 ed il 28 ottobre ha inviato alla segreteria di Roma l'impressionante mole di bollettini.

Resta ora da capire chi sia il "mandante", o per lo meno, chi ha messo mano al portafoglio per pagare le 10 euro di quota richieste per ogni domanda: un totale di 87.767 euro e 70 centesimi, incluse le spese di commissione. Nell'ipotesi di indagine, la truffa potrebbe essere stata architettata in vista del prossimo congresso berico del Pdl.

Nel frattempo, sono stati una dozzina i cacciatori ascoltati dal magistrato in procura: tutti hanno negato di aver mai richiesto l'iscrzione al partito fondato da Berlusconi.

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