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Taglio dei precari: oggi Variati a Roma dall'Anci

I sindaci cercheranno di capire a che punto è l'accoglimento da parte del Governo dell'emendamento al decreto Milleproroghe che consentirebbe per tutto il 2012 la deroga al divieto di assumere personale a tempo determinato

Un emendamento al decreto Milleproroghe e un chiarimento risolutivo sulle nuove penalizzanti disposizioni dettate dalla Corte dei Conti. Sono le due speranze con cui  il sindaco Achille Variati è a Roma per partecipare ad un incontro dell’Anci nazionale, dove, tra le altre cose, si cercherà di fare chiarezza, appunto, anche sulla delicata e spinosa questione del personale nei Comuni.

“I continui e scellerati tagli agli enti locali sono una follia – dichiara perentorio il sindaco –: è scandaloso pensare di mettere a repentaglio settori delicati come quello scolastico e quello dei servizi assistenziali, con ripercussioni quindi sulla gestione di asili nido e materne, dove più spesso si ricorre a incarichi a tempo determinato per sostituire personale di ruolo in malattia o maternità. Anche nei momenti più difficili, dobbiamo assicurare il servizio scolastico ai nostri bambini e il servizio che svolgono gli assistenti sociali alle famiglie che hanno più bisogno. Su questo non si discute”.

I sindaci cercheranno di capire a che punto è l’accoglimento da parte del Governo dell’emendamento al decreto Milleproroghe che consentirebbe per tutto il 2012 la deroga al divieto di assumere personale a tempo determinato. Ma soprattutto l’Anci affronterà il tema della corretta interpretazione della deliberazione della Corte dei Conti sul rapporto tra il costo del personale e la spesa del bilancio ordinario che non deve superare il 50%. Rapporto che il Comune rispetterebbe in pieno, se non fosse che da quest’anno i Comuni che hanno società in house devono sommare al costo del personale del Comune il costo del personale delle aziende partecipate che sarà valutato in rapporto al bilancio comunale. “Il Comune è talmente virtuoso dal punto di vista del personale – argomenta il sindaco – che, pur conteggiando i dipendenti di Aim che si occupano della manutenzione straordinaria e ordinaria del patrimonio comunale, resterebbe comunque sotto alla soglia del 50%. Non capisco però perché il Comune sia costretto a conteggiare anche i dipendenti di Aim che svolgono servizi che non hanno nulla a che fare né coi canoni che paghiamo all’azienda né con le tariffe comunali, come gli autisti dei bus e il personale che si occupa di acqua, energia elettrica e gas”.

“Tale meccanismo – continua Variati - mette in difficoltà non solo le scuole, ma anche i servizi sociali: se un’assistente sociale è in malattia o in maternità non è possibile pensare di caricare ulteriormente i suoi colleghi, perché ciascuno può garantire il servizio fino ad un certo numero di famiglie. Sono loro che certificano se un nucleo ha bisogno di interventi domiciliari e sanitari, per cui è evidente che si tratta di servizi molto delicati e complessi, che toccano con mano le situazioni di disagio delle famiglie”.


Nel frattempo l’assessore al personale del Comune, Tommaso Ruggeri, ha incontrato le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, su loro richiesta, per fare il punto della situazione. “È stato un confronto molto costruttivo in cui ho registrato una grande responsabilità da parte dei sindacati – commenta Ruggeri -. Siamo infatti tutti d’accordo che pur a fronte di una situazione emergenziale, la qualità del servizio erogato ai cittadini va garantita. Di qui lo studio presentato questa mattina di un piano organizzativo per far fronte al servizio scolastico. Notevole è stata infatti la flessibilità e la disponibilità dimostrata dalla dirigenza e dai quadri, ma anche dal personale della scuola: in caso di assenze per malattia o maternità, infatti, fino a giugno saremo in grado di assicurare i servizio, grazie ad una rivisitazione dell’organizzazione e dei turni”. “

Soprattutto nell’ambito della scuola – aggiunge Variati - è evidente che non potremo mai percorrere la strada dell’esternalizzazione a cooperative, come qualcuno suggerisce. Su questo siamo categorici, perché abbiamo interesse che ai bambini sia garantita assoluta continuità didattica. Il meccanismo sostitutivo messo in piedi dall’assessorato al personale grazie alla collaborazione dei sindacati e dei dipendenti può comunque solo tamponare per qualche mese la situazione. La speranza è che nel frattempo arrivi da Roma un chiarimento. Sia chiaro infatti – precisa - che questa è una situazione dettata non da una scelta del Comune, ma è anzi il Comune stesso ad essere vittime di scellerate disposizioni statali. Basterebbe invece che Roma trovasse una soluzione di buon senso”.

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