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Recoaro, accoglienza profughi: i pro scendono in piazza per la "pari dignità"

Nel giorno in cui il tribunale si pronuncerà sull'apertura dell'albergo che avrebbe dovuto accogliere dei profughi e che aveva subito un incendio doloso il fronte dei favorevoli promuove una manifestazione che si terrà giovedì alle 20.30, alla stazione degli autobus

L'individuazione di Recoro Terme come nuova hub per l'accoglienza profughi spacca l'opinione pubblica. Una situazione che ha portato Ovest vicentino Accoglie, Altovicentino Accoglie e Welcome Refugées Vicenza alla proclamazione di una manifestazione che si terrà giovedì alle 20.30, alla stazione degli autobus, in via Roma.

La manifestazione è stata organizzata nel giorno in cui il tribunale si pronuncerà sull'apertura dell'albergo che avrebbe dovuto accogliere dei profughi e che aveva subito un incendio doloso. Se riapre potrà accogliere richiedenti asilo.

Alla manifestazione sarà presente Sinistra Italiana che manifesterà a fianco di tutti coloro che intendono l'accoglienza dei migranti un valore fondamentale. Contro la chiusura della società, per una riscoperta dell'umanità che contraddistingue l'uomo, siamo contro ogni forma di razzismo e fascismo, contro ogni discriminazione e a favore dell'uguaglianza di ogni popolo. Pari dignità, una sola razza: quella umana.

Dello stesso avviso il Partito democratico: "Chi parteciperà alla manifestazione - spiegano Veronica Cecconato, segretaria Pd provincia di Vicenza e Giulia Andrian, responsabile Forum immigrazione PD - porterà un messaggio di apertura ed accoglienza, per dire che la provincia di Vicenza, nonostante la narrazione di una minoranza sovraesposta, è una provincia accogliente".

"È una provincia dove non ci sono assembramenti di mille richiedenti in uno stesso luogo, come a Cona (Venezia) o Bagnoli (Padova).- spiegano le due referenti del Pd -  È la provincia dove è partito uno dei primi progetti Spar (sistema per la protezione dei richiedenti asilo e rifugiati) ancora negli anni 90. È la provincia dove è stato siglato il Protocollo d'accoglienza diffuso che è stato preso ad esempio a livello nazionale dall'Anci".

"Recoaro al 30 Settembre era uno dei comuni con zero profughi - continuano le due democratiche - non ha aderito al progetto Sprar e non ha firmato il protocollo d'accoglienza diffuso (tutti strumenti che avrebbero permesso all'amministrazione di essere protagonista nell'accoglienza)".

"Speriamo che i comuni con zero profughi in provincia di Vicenza - concludono - da domani calino a 62 e prossimamente diminuiscano sempre più. Perché una distribuzione omogenea dei nuovi arrivi forse non risolverà il problema dell'accoglienza, ma lo renderebbe più gestibile. Sarebbe possibile attivare percorsi di integrazione e creare relazioni con i nuovi arrivati, così come le abbiamo create con i molti immigrati che negli ultimi vent'anni hanno scelto la nostra provincia come luogo in cui vivere e progettare il loro futuro. E che hanno contribuito con il loro lavoro e con i loro figli a rendere più ricco questo territorio".

I consilieri del gruppo "Recoaro Cambia" sono invece vicini ai cittadini di Recoaro, preoccupati per il possibile arrivo dei profughi. "Siamo lontani dal concepire la gestione del fenomeno migratorio alzando muri e barricate - spiegano in una nota - Ma siamo altresì contrari alle politiche del governo sulla gestione dei profughi, perchè fanno violenza ai territori e alle comunità locali, non coinvolgendo in alcun modo la cittadinanza, ma calando dall'alto decisioni di difficile gestione , soprattutto in territori svantaggiati come quello recoarese".

"Recoaro Cambia" parteciperà alla manifestazione di giovedì :"Perchè stiamo dalla parte della ragionevolezza e della accoglienza ben gestita e non della violenza e del rifiuto. Recoaro non deve essere terra di conquista per chi fa dell'intolleranza la propria ragione di vita".

“Vogliamo dare un segnale come Cgil  partecipando alla mobilitazione di “Alto Vicentino Accoglie” e invitando in particolare tutti i cittadini di Recoaro domani sera giovedì: noi recoaresi e vicentini non vogliamo farci strumentalizzare da organizzazioni che in modo populistico fanno leva sulle paure delle persone!”

Lo afferma il recoarese Giuliano Ezzelini Storti, responsabile della Camera del lavoro della Vallata dell’Agno in vista della manifestazione di domani sera e delle iniziative opposte di dopodomani della compagine di destra Prima Noi.

Domani sera dalle 20,30 si svolge la manifestazione del comitato Alto Vicentino Accoglie, una realtà che vede diverse sigle accomunate da un senso di responsabilità e di volontà di governo del fenomeno dei profughi.

Ezzelini Storti sottolinea: “Il segnale che volgiamo dare è che esiste (e faremo di tutto perché si manifesti) una Recoaro che non accetta di essere strumentalizzata dalla destra xenofoba e razzista!”

“Avremmo voluto che gli organizzatori coinvolgessero i recoaresi in modo più diretto”, conclude Ezzelini Storti, “ma poiché vi è un gruppo definito Prima Noi che vuole trasformare Recoaro venerdì sera in una nuova Gorino, è giusto partecipare alla manifestazione per sottolineare che Recoaro è una cittadina a vocazione turistica e quindi accogliente!”

“Dobbiamo lanciare comunque una critica al governo italiano per come sta gestendo il fenomeno”, conclude Ezzelini Storti: “non si può imporre al territorio 50 migranti senza ragionare sul come arrivano questi profughi a Recoaro e quale tipo di accoglienza realizziamo. E’ proprio su questo meccanismo che si innesta la propaganda delle forze xenofobe e razziste. Quindi partecipiamo anche per criticare la gestione governativa del fenomeno dei profughi!”

“Vogliamo dare un segnale come Cgil partecipando alla mobilitazione di “Alto Vicentino Accoglie” e invitando in particolare tutti i cittadini di Recoaro giovedì sera: noi recoaresi e vicentini non vogliamo farci strumentalizzare da organizzazioni che in modo populistico fanno leva sulle paure delle persone!” Lo afferma il recoarese Giuliano Ezzelini Storti, responsabile della Camera del lavoro della Vallata dell’Agno.

Ezzelini Storti sottolinea: “Il segnale che volgiamo dare è che esiste (e faremo di tutto perché si manifesti) una Recoaro che non accetta di essere strumentalizzata dalla destra xenofoba e razzista!”

“Avremmo voluto che gli organizzatori coinvolgessero i recoaresi in modo più diretto”, conclude Ezzelini Storti, “ma poiché vi è un gruppo definito Prima Noi che vuole trasformare Recoaro venerdì sera in una nuova Gorino, è giusto partecipare alla manifestazione per sottolineare che Recoaro è una cittadina a vocazione turistica e quindi accogliente!”

“Dobbiamo lanciare comunque una critica al governo italiano per come sta gestendo il fenomeno”, conclude Ezzelini Storti: “non si può imporre al territorio 50 migranti senza ragionare sul come arrivano questi profughi a Recoaro e quale tipo di accoglienza realizziamo. E’ proprio su questo meccanismo che si innesta la propaganda delle forze xenofobe e razziste. Quindi partecipiamo anche per criticare la gestione governativa del fenomeno dei profughi!”

In risposta alla manifestazione di giovedì arriva il comitato PrimaNoi, in supporto ai recoaresi, che venerdì sera sarà in presidio davanti al municipio di Recoaro per ribadire la propria contrarietà all'accoglienza sul territorio: "Ad un sistema dell'accoglienza imposta dal governo a danno dell'intera comunità recoarese e di un intero paese intento a rilanciare la propria vocazione turistica”.

"Con l'incontro di venerdì sera - spiegano dal comitato PrimaNoi - viene dato il via alle ostilità. I recoaresi non possono pagare le scelte di un Governo che utilizza i soldi degli italiani per dare vitto e alloggio ai sedicenti profughi, quando in Italia ci sono milioni di persone che vivono in uno stato di indigenza assoluta".

PrimaNoi fa sapere che una propria delegazione si è recata domenica scorsa al presidio di "Abano dice no" per iniziare un percorso propedeutico a creare una rete solidaristica tra i comitati attivi in Veneto.

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