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Primarie Pd: i candidati sabato e si voterà il 30 dicembre

Le primarie si terranno su base provinciale, e le liste dei nomi verranno approvate dalle rispettive direzioni provinciali di Sabato 22. A livello regionale saranno circa 150 i candidati al Parlamento

"La data in cui gli elettori del centrosinistra veneto potranno scegliere i propri parlamentari sarà domenica 30 dicembre, dalle 8.00 alle 21.00 - sostiene Rosanna Filippin, segretario democratico regionale - è una data concertata con le segreterie provinciali che verrà ratificata dalla Direzione Regionale di venerdì 21". CHI PUO' VOTARE

"Chiediamo ai nostri volontari un altro sforzo, ma è uno sforzo per il bene della democrazia, che riporterà un rapporto diretto dei nostri parlamentari con i territori di appartenenza. Sono sicura che anche in questa occasione, unica non solo in Italia ma anche in Europa, in molti accorreranno ai seggi.
Le primarie si terranno su base provinciale, e le liste dei nomi verranno approvate dalle rispettive direzioni provinciali di Sabato 22. A livello regionale saranno circa 150 i candidati al Parlamento. Si tratta di un'ulteriore prova di democrazia e partecipazione - prosegue Filippin -  anche perchè i 10 parlamentari che hanno chiesto e ottunuto la deroga lunedì scorso non sono automaticamente inseriti nella quota nazionale, ma hanno ottenuto la deroga per partecipare alle primarie: la senatrice Garavaglia correrà nella provincia di Verona".

I parlamentari europei, i sindaci dei Comuni sopra 5.000 abitanti e i consiglieri e assessori regionali in carica dovranno richiedere entro stasera una deroga al Comitato Elettorale Nazionale che entro 24 ore deciderà le possibili deroghe: i 9 componenti del Comitato sono: Enrico Letta, Anna Finocchiaro, Dario Franceschini, Nico Stumpo, Maurizio Migliavacca, Roberta Agostini, Enrico Gasbarra, Enzo Amendola, Fausto Raciti, Graziano Delrio, Vasco Errani e  Rosanna Filippin. Sarà sempre il Comitato Nazionale a proporre alla Direzione Nazionale la composizione finale delle liste elettorali.

"Il vero nodo resta la data del voto, perchè Berlusconi e il Pdl stanno utilizzando il Parlamento come banco di prova per personali test elettorali: ciò - conclude Filippin - è inaccettabile e vergognoso; a questo punto mi auguri di andare quanto prima al voto"

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