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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Un tavolo regionale sul precariato: 7 giornalisti su 10 a meno di diecimila euro

L'inziativa parte da Gustavo Franchetto dell'Italia dei valori: un redattore assunto guadagna 60mila euro, un collaboratore 3 euro lordi per articolo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VicenzaToday

Un tavolo regionale con i gruppi editoriali del Veneto e l’avvio di un confronto costruttivo tra organismi sindacali, aziende e istituzioni per superare la grave situazione di precarietà che riguarda la maggior parte degli operatori dell’informazione. Queste le due proposte che i capogruppo di palazzo Ferro-Fini, su proposta di Gustavo Franchetto (capogruppo IdV), hanno presentato e inserito all’ordine del giorno del Consiglio per affrontare il problema della dignità e della qualità dell’informazione nei mass media del Veneto.

La maggior parte dei giornalisti che operano nei quotidiani, nei periodici, nelle emittenti e nelle redazioni web del Veneto sono infatti collaboratori, con contratti atipici senza alcuna garanzia di continuità, formazione, sicurezza e reddito: "Il 70 per cento dei giornalisti in attività in Veneto – rileva Franchetto nella mozione –sono collaboratori o freelance con un reddito medio annuo inferiore ai 10 mila euro lordi. La professione giornalistica viene quindi svolta sempre più al di fuori delle redazioni, da lavoratori atipici pagati tra i 7 e i 9 mila euro l’anno, mentre il reddito medio di un redattore ordinario si aggira sui 60 mila euro annui".


Nel documento ‘trasversale’ Franchetto e colleghi denunciano il rischio che "questa corsa al ribasso depauperi la dignità del lavoro giornalistico e la qualità dell’informazione, indotta ad essere sempre meno precisa e rigorosa, sempre meno libera e indipendente, perché priva delle garanzie di preparazione specifica e di rispetto delle regole deontologiche di correttezza e rigore". E sollecitano un impegno diretto della Giunta veneta perché convochi editori e parti sociali per risolvere il problema degli accessi alla professione e della stabilizzazione degli operatori dell’informazione.


Nello scorso mese di maggio, i capogruppo di Palazzo Ferro-Fini avevano incontrato, su richiesta dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, una delegazione composta da rappresentanti di Ordine, Sindacato e Gruppo freelance. Nel corso di quel incontro è stata illustrata la preoccupante situazione di sfruttamento del lavoro giornalistico che, anche in Veneto, oltre a violare la dignità professionale e a rappresentare un problema di natura sindacale, rischia di avere pesanti ripercussioni sulla qualità dell’informazione. Ai rappresentanti della politica veneta sono state consegnate cifre e statisiche da cui emerge che articoli giornalistici vengono retribuiti anche meno di 3 euro lordi, spese comprese.

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