Il "partito dei sindaci" non piace al Pd: fulmini su Variati
Non è piaciuto ai vertici vicentini del Partito democratito il duro intervento di Achille Variati contro la manovra Monti all'Anci: "Così si schiera con Bossi e Berlusconi: noi dobbiamo cercare soluzioni"
I democratici vicentini bocciano il duro intervento tenuto a Roma da Achille Variati contro la manovra Monti. Al coro, a cui ha dato il la il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Federico Formisano, si sono poi aggiunti il senatore Paolo Giaretta,il collega Luigi Dalla Via, sindaco di Schio, Enrico Peroni, segretario cittadino, e Daniela Sbrollini, deputata.
Il primo cittadino aveva parlato alla platea dell'Anci di eccessivo statalismo da parte di Monti nei confronti delle amministrazioni, in una linea di continuità con i governi precendenti e che tende a schiacciare i comuni sotto il peso di tasse e tagli. Ed è qui che esplode la disapprovazione dei democratici: "Sbagliato accostare Monti a Bossi e Berlusconi - sostengono all'unisono - Le osservazioni nel merito posso essere condivisibili ma questo esecutivo ha il dovere di rimediare ai disastri causati dal centro-destra e non c'è altra via".
Ma ora è Variati, il sindaco, che deve fare i conti con i tagli, non i politici del Pd; e lo deve fare davanti ai vicentini e agli elettori, tanto da pensare a un progetto civico per le comunali del 2013, tra una previsione di aumento di Imu e Irpef.
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