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Referendum vs partecipazione: è scontro sul passaggio a livello

Daniele Dalla Costa, segretario di Circolo PD Schio attacca la Maggioranza in Comune

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VicenzaToday

"Il confronto di questi giorni sul passaggio a livello in via dell’Industria ha sollevato un tema a cui teniamo molto - spiega Daniele Dalla Costa - Segretario di Circolo PD Schio - che cos’è la partecipazione? Secondo la maggioranza che governa Schio, i cittadini dovrebbero partecipare alla decisione sul progetto del passaggio a livello tramite una consultazione popolare".

"In primo luogo facciamo notare all’Amministrazione che tale consultazione che non sarebbe ammissibile secondo quanto indicato nello Statuto comunale (Art. 43.1, punti e. ed f.). Come PD Schio - continua - siamo convinti che una votazione non equivalga ad aver reso partecipi i cittadini. Innanzitutto perchè, per quanto successo possa avere, un voto lascerà irrimediabilmente scontenta una buona parte della cittadinanza, con la possibilità di creare una frattura tra i sostenitori di uno o l’altro progetto".

"Ma soprattutto perchè la nostra idea di partecipazione è ben diversa dalla semplice chiamata per alzata di mano - sottolinea -  Quello che il PD Schio ha in mente è di coinvolgere per davvero i cittadini in un processo decisionale, fatto di dialogo e collaborazione. Il gruppo consigliare del PD ha proposto con successo un progetto di coinvolgimento della cittadinanza che, passando attraverso dei workshop, avrà il suo culmine con le elezioni dei consigli di quartiere".

"Questo percorso sarà gestito dai professionisti dell’Associazione ALDA che ha sede a Vicenza e che si occupa di attivare processi di partecipazione democratica in tutti i paesi d’Europa - spiega - Il coinvolgimento attivo ed efficiente dei cittadini nei consigli di quartiere è l’idea di partecipazione che appoggiamo ed incoraggiamo, mentre le votazioni a scatola chiusa sono, a nostro avviso, una semplice scusa dell’amministrazione per sottrarsi alla responsabilità di una scelta che - come tutte le delibere - porta con sé il rischio di rivelarsi impopolare".

"Infine - conclude - ci teniamo a chiarire la posizione del Partito Democratico di Schio riguardo le ipotesi sul campo per risolvere il problema del passaggio a livello in via dell’Industria. Appoggiamo con forza l’idea del sottopasso mentre non ci convince per nulla l’ipotesi di spostare la stazione ferroviaria in via Cementi, perchè questo impoverirebbe di funzioni il centro cittadino. Sappiamo benissimo che un centro privo di servizi alla fine si svuota anche di persone". 

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