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Parco della Pace, "regia di Kipar ma il progetto della città"

"La sua conquista è dipesa molto da quei cittadini che con coraggio si sono opposti alla base - ha detto Variati - Impegnandosi in prima persona, soffrendo, manifestando a volto scoperto. Vicenza deve molto a loro"

Parco della Pace: il paesaggista di fama internazionale costruirà la cornice, ma le pennellate spetteranno ai cittadini. Questa l’immagine usata dal sindaco per descrivere il percorso che porterà alla realizzazione del grande parco di 65 ettari sul lato est del Dal Molin. Un’occasione unica per una città che potrà restituire ai suoi abitanti un polmone verde praticamente sconosciuto. COME LO VUOI IL PARCO?

“Questo sarà il parco di tutti – precisa il sindaco – . La sua conquista è dipesa molto da quei cittadini che con coraggio si sono opposti alla base (foto). Impegnandosi in prima persona, soffrendo, manifestando a volto scoperto. Vicenza dovrà molto a loro se avrà questo polmone verde. Ma il parco sarà di tutti. I movimenti lo sanno e sono d’accordo con l’amministrazione. E sarà un parco bello e sicuro, contro l’assurda idea che verde in città sia sinonimo di degrado”. Nei giorni scorsi, insieme all’assessore al verde urbano Antonio Dalla Pozza, avuta la certezza della prima tranche del finanziamento statale, Variati ha incontrato l’architetto Andreas Kipar al quale il Comune ha affidato la regia dell’iniziativa. no dal molin 6-2“Non gli abbiamo chiesto di disegnarci un bel progetto – spiega Variati – ma di stimolare, mettere insieme ed ordinare le idee che stanno già arrivando e arriveranno dai vicentini. Il parco nascerà da un grande percorso di partecipazione che comincerà dalla conoscenza dell’area di cui pochissimi hanno la percezione. Per questo, parallelamente agli interventi di bonifica, apriremo presto percorsi sicuri perché tutti coloro che vorranno partecipare a questa grande sfida possano prendere coscienza degli spazi e delle opportunità che offre”.

Con tre vincoli prefissati dall’amministrazione: ”Che si costruisca il meno possibile, cioè solo ciò che serve alla vita del parco; che gli spazi siano fruibili da tutte le fasce di età, dai bambini che corrono a chi vuole leggere e rilassarsi, da chi fa sport agli anziani che cercano un prato dove passeggiare; che sia un luogo in grado di auto sostenersi senza pesare sulle finanze pubbliche”. “Il tema della gestione – aggiunge l’assessore Dalla Pozza – andrà infatti di pari passo con la progettazione, così come la possibilità, suggerita dallo stesso Kipar, di inserire questa esperienza nel piano dell’Expo 2015 ed entrare quindi nella rete dei luoghi di eccellenza per la riqualificazione urbana”. L’architetto, al quale è stato conferito un incarico del valore di 39.520 euro esclusa l’IVA, in queste settimane definirà il quadro generale dell’intervento con estrema attenzione all’esistente, a partire dal troncone di pista pensato come una grande piazza per le manifestazioni.

Nel frattempo si sta pensando a un sito internet per cominciare a raccogliere le proposte dei cittadini e a un luogo fisico per ospitarne i progetti: “Di idee ne stanno già arrivando tante – rivela Dalla Pozza – da parte di singole persone, di associazioni, di realtà imprenditoriali che meritoriamente, come è accaduto altrove, vi immaginano una possibilità di sviluppo in termini di nuovi posti di lavoro”. Quanto ai lavori veri e propri, arrivati in cassa i primi 2 milioni e 300 mila euro di finanziamento e la certezza che gli altri 9 milioni e 200 mila euro saranno erogati in base allo stato di avanzamento del cantiere, il Comune sta perfezionando il capitolato di gara per la bonifica bellica e avviando la prima messa in sicurezza dell’area. Proseguono nel frattempo gli approfondimenti sullo stato della falda con gli altri enti coinvolti.

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