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Politica Corso Andrea Palladio

"Democrazia bene comune": 600 in corteo lungo corso Palladio

Centinaia di persone si sono date appuntamento in Piazza Matteotti,con bandiere e striscioni per riprendersi le strade, nonostante i divieti che vorrebbero imporre dal Ministero dell'Interno. Molte le realtà presenti

Un corteo per rispondere alla campagna sul ritorno alle leggi speciali e sull'introduzione di nuove misure repressive, dopo i fatti del 15 ottobre a Roma.

Circa 600 persone si sono date appuntamento in Piazza Matteotti,con bandiere e striscioni e con la voglia di riprendersi le strade, nonostante i divieti che vorrebbero imporre dal Ministero dell'Interno. Il corteo, rumoroso e colorato, ha attraversato corso Palladio, affollato come ogni domenica pomeriggio.

Accompagnata dalla musica hip-hop di un gruppo di ragazzi, la manifestazione ha raggiunto la Prefettura di Vicenza, dove è stata letta una lettera che la prossima settimana verrà consegnata al prefetto. La lettera vuole esprimere il dissenso nei confronti delle misure restrittive che il governo vuole mettere in campo verso la libertà di manifestare.

Davanti alla Prefettura è stata quindi organizzata un'assemblea pubblica alla quale sono intervenuti partiti, associazioni, movimenti, studenti che hanno dato vita a questa giornata. Il comitato No Pedemontana ha lanciato, per il 5 novembre la manifestazione a Mason, ,pochi giorni prima dell'inizio del cantiere della nuova autostrada.

Gli studenti hanno lanciato i prossimi appuntamenti tra i quali la manifestazione del 17 novembre in occasione della giornata internazionale del diritto allo studio. Al corteo hanno partecipato anche la Fiom, Montecchio Slegata, Csa Arcadia e altre associazioni e partiti. Tutti uniti per dire no alle leggi repressive e per costruire invece un alternativa di società.

 

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