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Ludopatia, Donazzan contro Totti testimonial del Lotto

Inviata dall'assessore regionale alla Scuola Elena Donazzan una lettera a studenti, docenti e dirigenti di tutti gli istituti scolastici del Veneto sul tema della ludopatia

L’assessore regionale alla Scuola, Elena Donazzan, ha inviato a studenti, docenti e dirigenti di tutti gli istituti scolastici del Veneto una lettera di sostegno a un'iniziativa di liceali toscani dell’istituto Copernico di Prato i quali hanno scritto al capitano della Roma Francesco Totti, da qualche anno testimonial della campagna pubblicitaria di 10eLotto, per invitarlo a non prestare la propria immagine di ‘campione’ ad un un gioco che, pur essendo consentito, può rappresentare l’inizio di una dipendenza.

“Tu sei non solo un grande campione – hanno scritto i ragazzi di Prato - ma rappresenti anche il calcio pulito, onesto, dell’impegno e della fedeltà alla squadra; hai una bella famiglia, sei disponibile ad azioni solidali e di sostegno a tanti meno fortunati di te: per molti giovani sei, quindi, un punto di riferimento e da imitare. Ci chiediamo, quindi, come sia possibile che tu ti sia prestato a pubblicizzare un gioco, apparentemente innocuo, ma che può danneggiare gravemente le persone e condurre alla dipendenza, come si dice velocemente alla fine dello spot, come se si trattasse di un pericolo di poco conto. Sappiamo che è legale, ma dietro l’azzardo c’è un giro di interessi economici che con l’onestà hanno molto poco a che fare e che lucrano sulla disperazione e la debolezza delle persone: un’attività che, se non è possibile eliminare, sicuramente non è da pubblicizzare”. 

“Desidero segnalarvi - scrive Donazzan - la bellissima iniziativa che sta vedendo protagonisti i ragazzi del Liceo Copernico di Prato, nell’ambito della lotta all’azzardopatia, o più genericamente ludopatia, una problematica purtroppo in forte crescita”.

L’assessore veneto alla scuola ha apprezzato la lettera dei liceali di Prato e ne ha sposato l’invito rivolto ai personaggi dello sport e dello spettacolo a diventare ‘testimonial’ di iniziative no-slot e di campagne di prevenzione nei confronti delle dipendenze e, in particolare, delle ludopatie. Nel 2016 – secondo il documento del ministero per la Salute trasmesso al ministero del Tesoro la settimana scorsa - gli italiani hanno buttato in azzardo 95 miliardi di €: 260 milioni al giorno, 3.012 euro al secondo, l’8% in più rispetto al 2015.

“La lettera che ha avuto il merito di evidenziare i numeri di un disagio troppe volte vissuto in modo silenzioso, grazie anche a Governi che, per mere ragioni economiche, non fanno nulla per combattere con serietà una malattia che mette in ginocchio intere famiglie – osserva l’assessore Donazzan - Il disagio coinvolge gli stessi ragazzi, che si trovano a convivere o ad essere addirittura protagonisti, alcuni già a 11 anni, di una dipendenza rovinosa. 

“Invito le scuole e i docenti a dare la massima diffusione a questa lettera – conclude la Donazzan - con la speranza che lo spirito di positiva emulazione possa coinvolgere gli studenti e renderli, a loro volta, protagonisti di iniziative così belle e spontanee. La purezza e la semplicità delle loro parole valgono molto più di tante iniziative o provvedimenti pensati da noi adulti”.

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