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Lega: assegni strappati, bonifici anonimi ma buco "solo 700mila euro"

La società di revisione ha terminato l'analisi dei conti ed ai leghisti non resta che prendere atto dei risultati. Parla il neotesoriere Stefano Stefani: "Chi ha sbagliato pagherà"

Assegni strappati, bonifici senza beneficiario nè motivazione, "alcune criticità legate alla gestione pregressa" per dirla con i tecnicismi della società di revisione "Price Water House Cooper", che aveva in mano i libri contabili della Lega Nord. "Si tratta di quasi 700mila euro, non certo di  milioni - spiega al Giornale di Vicenza il neo tesoriere Stefano Stefani - Ma chi ha sbagliato pagherà".

Non ci sta alla gogna il senatore vicentino, figura storica del Carroccio, chiamato a sotituire Francesco Belsito, indagato per appropriazione indebita, truffa e riciclaggio. L'accusa è pesante per l'ex lìder maximo della Padania, "truffa ai danni dello Stato" per 18 milioni di euro, secondo la procura, ma Stefani ribatte: "La Lega non è come altri partiti, ora la magistraturà indagherà e i colpevoli finiranno i galera".

La relazione della soceità di revisione dovrebbe essere depositata in Parlamento domani, lunedì 30 luglio e verrà portata in Procura dagli avvocati del partito la prossima settimana, passaggio richiesto anche dai pm che nell'ambito delle indagini hanno visionato tutti i bilanci precedenti della Lega fino a quello del 2010. Era stato lo stesso Roberto Maroni, ad aprile, dopo che era scattata l'inchiesta della Procura sulle distrazioni dei fondi dalle casse del Carroccio, che sarebbero stati utilizzati, anche per le spese personali dei figli di Bossi, Renzo e Riccardo, a chiarire che il partito aveva affidato l'incarico a Pwc di effettuare una consulenza sul rendiconto del 2011.

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