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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

La Federazione della sinistra sul congresso della CGIL

Langella ed Ezzelini Storti, Comunisti Italiani e Rifondazione, critici sulle posizioni del sindacato nell'ultimo convegno sulla crisi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VicenzaToday

“A che punto è la crisi? … e cosa possono fare gli attori di un territorio per promuovere nuove traiettorie di crescita?” Questo il titolo del convegno promosso dalla  CGIL vicentina che ha riunito sindacati, imprenditori e studiosi. Una cosa positiva. A nostro avviso, però, il problema della crisi è stato affrontato in una maniera e con presupposti parziali. Riteniamo che le soluzioni per uscire dalla crisi non possano essere ricercate solamente nelle “sensazioni” degli imprenditori o nelle “convenienze” delle imprese. Al di là di molte frasi, in parte condivisibili ma sostanzialmente “innocue” (più vicine agli slogan che alle novità), pochi sono stati i dati forniti e, quindi, le correlazioni tra gli stessi. In poche parole,è mancata la divulgazione della base di conoscenza necessaria per affrontare problemi complessi come quelli trattati, analizzarli a fondo, interpretare la situazione ed elaborare proposte sostenibili per risolvere quella che è una crisi devastante soprattutto per i lavoratori. Ai margini del convegno (solo in parte accennati) sono rimasti alcuni grandi temi che, secondo noi, devono essere affrontati in maniera decisa. Temi come la condizione reale dei lavoratori e delle loro famiglie, la diffusione del lavoro nero e della precarietà sotto varie forme, l’evasione fiscale, la corruzione  imperante, il ruolo che deve assumere lo Stato nell’indirizzo politico, economico e di regolazione del mercato (soprattutto nei settori ritenuti strategici), il legame perverso tra impresa e finanza. In poche parole non si sono affrontate con la dovuta attenzione le responsabilità di un sistema di sviluppo neoliberista che non
riesce a risolvere la crisi. Temi che, certamente, non possono essere esauriti nelle brevi ore di un convegno, ma che riteniamo debbano essere comunque
posti, affrontati e possibilmente risolti. Uscire dalla crisi con soluzioni non penalizzanti che favoriscano la redistribuzione della ricchezza è interesse dei
lavoratori, ma anche delle imprese perché sono scelte necessarie allo sviluppo del territorio. Noi pensiamo che si debba affrontare la crisi in maniera scientifica, senza utilizzare luoghi comuni, stereotipi o preconcetti. In questo senso va la nostra proposta alle forze politiche e sociali vicentine di un lavoro comune di
conoscenza, analisi, interpretazione della situazione nella nostra provincia che abbia come obiettivo un nuovo “Piano del Lavoro” condiviso. Un progetto che
ci permetta di indicare soluzioni sostenibili per uscire dalla crisi.
 
Giorgio Langella
(PdCI – FdS Vicenza)
 
Giuliano Ezzelini Storti
(PRC – FdS Vicenza)

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