Molto critica l'opposizione in consiglio comunale a Schio, sull'isola ambientale di Magrè.  "Una occasione persa. Penso che il nostro Gruppo consiliare sia in assoluto, senza tema di smentita, quello che ha sollevato più dubbi e contrarietà rispetto alle delibere passate in Consiglio comunale che contenevano le misure viabilistiche e gli interventi realizzati in queste settimane a Magrè. – così esordisce Alberto Bressan consigliere comunale del PDL a Schio Abbiamo sempre espresso in Consiglio non tanto la nostra contrarietà sui singoli interventi presi uno per uno - sarebbe in effetti assurdo opporsi a provvedimenti volti alla risoluzione di alcune criticità legate alla velocità dei veicoli o di problemi di sicurezza degli studenti nei pressi delle scuole, ma abbiamo sempre sottolineato che l’intera operazione “isola ambientale” non affrontava minimamente le vere criticità viabilistiche e di traffico di un quartiere densamente abitato come quello di Magrè".

"In particolare è chiaro a tutti gli abitanti del quartiere – spiega Stefano Ceola consigliere comunale scledense del PDL -  che nelle ore di punta la caoticità del traffico nel cuore del centro storico di Magrè, all’incrocio di ben cinque strade, ha assunto negli ultimi anni livelli insopportabili. Come – altra criticità importante – il ponte sul torrente Leogra rimane un “collo di bottiglia” che crea code, rallentamenti e ingorghi con disagi crescenti. Risultato. Nessuno degli interventi messi in atto in queste settimane a Magrè tenta in qualche modo di affrontare i due nodi viabilistici più critici che di fatto – questa è sempre stata la nostra posizione – dovevano essere i primi ad essere affrontati con la consapevolezza, siamo stati sempre i primi a dirlo, che le soluzioni non sono ne facili né indolori.

"Sul resto, ossia gli interventi realizzati in queste settimane, eravamo pronti a discutere e valutare, ma a una condizione: che prima si tentasse di metter mano ai nodi veri di una viabilità di quartiere che ogni mattina e ogni sera – nella ore di punta – provoca una serie di disagi pesantissimi ai chi si sta recando o tornando dal lavoro. Speriamo di poter tornare su questi temi – conclude Alberto Bressan - offrendo all’Amministrazione la nostra disponibilità nel momento in cui si vorrà veramente far sul serio, altrimenti quanto è stato fatto rimarrà, non entrando nel merito dei singoli interventi,  una occasione persa"