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Quero attacca il Giro di Padania: "Villa Cordellina non è adatta"

Un'interrogazione del consigliere provinciale del Pd Matteo Quero chiede al presidente Schneck quale contratto sia stato firmato per la tappa finale del giro ciclistico, il 10 settembre a Montecchio

Tutti i dubbi sul "Giro di Padania" in un'interrogazione. Il consigliere provinciale del Pd Matteo Quero ha messo nero su bianco le sue critiche all'amministrazione guidata da Attilio Schneck, che ha concesso la monumentale Villa Cordellina a Montecchio Maggiore il 10 settembre per l'arrivo del "tour" ciclistico siglato Lega Nord. Un giro che sta suscitando forti polemiche un po' in tutto il Nord Italia, Vicenza compresa.

Al di là delle critiche politiche a un evento che rischia di strumentalizzare lo sport per pubblicizzare simboli del Carroccio, le perplessità di Quero riguardano la delicatezza del monumento barocco: "Un evento sportivo potrebbe portare a villa Cordellina un numero di persone ben superiore a qualunque evento culturale: bisogna considerare bene l’impiego degli spazi e i rischi per la struttura" scrive. "Dubbi sull’opportunità di impiegare villa Cordellina – dice ancora Quero – sono già stati espressi da Bepi de Marzi e da Remo Schiavo, conservatore della struttura provinciale, sulla stampa locale".

Il consigliere democratico vuole vederci chiaro anche sul canone pagato dalla società organizzatrice, l'Associazione Sportiva Dilettantistica Monviso Venezia (presieduta dal Senatore leghista Michelino Davico). "Permangono alcuni elementi poco chiari: se la società organizzatrice della corsa ciclistica abbia versato un canone per l’impiego della sede di rappresentanza della Provincia di Vicenza; in che misura la Provincia abbia contribuito alla manifestazione sportiva, così fortemente voluta da una precisa parte politica. Nulla sappiamo circa la copertura dei rischi per eventuali danneggiamenti: per un evento di questo tipo un’apposita copertura assicurativa sembrerebbe assolutamente necessaria".

Infine una domanda retorica: "La Giunta provinciale – conclude Quero – ha ritenuto opportuno concedere la propria sede di rappresentanza per  il Giro della Padania: rimango curioso di sapere quali sono i territori, comuni e province, che fanno parte di questa particolare regione che finora non conoscevamo". L'altro ieri contro il Giro padano si è scagliato il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero.

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