Giro di Padania: sabato in piazza anche Anpi, sindacati e Pd
Trenta organizzazioni firmano un appello contro il giro ciclistico della Lega Nord: "A Montecchio portiamo in piazza il tricolore, e appendiamolo da balconi e finestre". Firma anche Sandonà della Caritas
Contro il Giro di Padania - partito ieri dal cuneese fra le contestazioni - si alleano una trentina di associazioni, partiti e sindacati del vicentino. Sabato 10 settembre saranno a Montecchio Maggiore, dove terminerà la corsa "leghista", a sventolare le bandiere tricolori.
"Contiamo di portare almeno 2000 persone in piazza quel giorno - dice Marta Goldin della lista civica Vicenza Capoluogo - Quelli che decideranno di sventolare fuori dal balcone di casa una bandiera italiana, invece, saranno molte migliaia".
Nell'appello si dice che il Giro padano, "manifestazione sportiva fortemente voluta e sostenuta dal Partito Lega Nord, rappresenta una chiara
strumentalizzazione a fini politici di parte di quanto sosteniamo dovrebbe essere invece lo sport". E ancora: "Lo sport vero fa dell’uguaglianza, del rispetto degli altri e della fratellanza universale i propri valori fondanti ed educativi, valori che riteniamo siano assolutamente inconciliabili con la strumentalizzazione di una parte politica che invece basa la propria azione su paura, repulsione nei confronti delle diversità, divisione del nostro Paese (con continui richiami ad una secessione violenta) e su rabbia, insulti e maleducazione". Inoltre si censura la manifestazione perché "di estrema gravità anche in relazione al particolare momento storico di celebrazione dei 150 anni dell’unità d’Italia".
A firmare l'appello ci sono Anpi, Cgil, Cisl e Uil, Partito Democratico provinciale, Legambiente, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra, Psi, lista civica Variati Sindaco, il coordinamento dei comitati cittadini di Giancarlo Albera, Unione Immigrati. Ma anche singoli "di peso" come il direttore della Caritas vicentina don Giovanni Sandonà.
"Non siamo contro la manifestazione sportiva in sé - spiegano i firmatari, che hanno anche scritto alle federazioni ciclistiche nazionali e locali per chiedere spiegazioni - Ma all'uso dei simboli padani. Per questo non cercheremo di fermare i corridori, ma festeggeremo la corsa sventolando il tricolore".
