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Vicenza pride 2013, Donazzan: "Variati è il re delle contraddizioni"

Elena Donazzan, assessore regionale del Veneto all’Istruzione,Formazione e Lavoro, polemizza con il sindaco dopo la notizia che Vicenza ospiterà, nel giugno 2013, il gay pride del Veneto, il “Vicenza pride”

“E’ tipico delle amministrazioni di centrosinistra avere manifestazioni del genere. Il sindaco Variati è il re delle contraddizioni, una settimana infatti sta con la chiesa a inaugurare la mostra sulle icone religiose di fronte a 4 vescovi, l'altra appoggia iniziative sguaiate come questa, un momento è sul palco dei disobbedienti del ‘No Dal Molin’ a inneggiare all'antimilitarismo e l'altro con gli Alpini per rimpiange la leva... Ma ci facciamo prendere proprio in giro?”.

Commenta così Elena Donazzan, assessore regionale del Veneto all’Istruzione, Formazione e Lavoro, la notizia che Vicenza ospiterà, nel giugno 2013, il gay pride del Veneto, il “Vicenza pride”. “Che Variati metta sul programma elettorale e dica espressamente che vuole far diventare Vicenza la città dell'orgoglio omosessuale, visto che si vuole favorire non solo il Gay Pride, ma addirittura un ciclo di manifestazioni a partire da gennaio”. “Per noi –precisa Donazzan facendo riferimento al gruppo in elaborazione per la Lista civica- le priorità per Vicenza sono altre: il bello, l'eleganza, la sobrietà, la vitalità economica, la sicurezza, e tutte queste caratteristiche cozzano evidentemente con le scelte di Variati”.

“Ho amici omosessuali- conclude Donazzan- che rifiutano rappresentazioni di tale volgarità e personalmente trovo di cattivo gusto ostentare le proprie abitudini sessuali. Altre città, come Bassano del Grappa (Vi) l'estate scorsa, sono state usate con queste manifestazioni anacronistiche e l'unico risultato è stato la perdita di quel poco di guadagno per i commercianti quel giorno

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