“Quella di Emma Marcegaglia è una denuncia sacrosanta. Quello che abbiamo alle spalle è stato per l’Italia un decennio perduto. Per non perderne un altro, occorre ripartire da una riforma fiscale che premi imprese e lavoro e da una riforma del mercato del lavoro che dia maggiori prospettive ai giovani. Questo Governo, però, ha depennato da tempo dalla propria agenda il ritorno alla crescita. Ecco perché, se non vogliamo buttare al vento altri dieci anni, è tempo di chiudere questo capitolo infruttuoso della politica italiana e aprire una nuova pagina”.

Rosanna Filippin, segretario regionale del Partito Democratico Veneto, commenta così le dichiarazioni del Presidente nazionale di Confindustria Emma Marcegaglia e sulla protesta annunciata dal Presidente di Unindustria Treviso Alessandro Vardanega, aggiunge: “Nel Veneto più ancora che in altre aree del paese, lavoratori e imprese possono misurare l’assenza di risultati concreti dell’azione di Governo. Dov’è la riduzione delle tasse? Dov’è la semplificazione amministrativa? Dove il decentramento vero di poteri e risorse? Dov’è la strategia per l’innovazione e la politica industriale? Dove sono le scelte strategiche sulle infrastrutture, con Tav e Sfmr ancora ferme al palo?”.

“Il Partito Democratico – conclude la Filippin – sui nodi della crescita ha delle idee molto chiare. Prima di tutto riforma fiscale 20-20-20: riduzione al 20% della prima aliquota Irpef, aumento al 205 dell’aliquota sulle rendite, con la sola eccezione dei titoli di Stato in mano alle famiglie, e aliquota del 20% per il reddito d’impresa. E per lottare contro la precarietà, subito un passo concreto con l’adozione del contratto unico. Una pagina di sviluppo può ripartire da qui”.