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Elezioni Politiche 2013

Elezioni 2013, Variati a Bersani: "Non capisco tutte le basi a Vicenza"

Iniziata ufficialmente ieri sera, con Pierluigi Bersani, la campagna elettorale del Pd, al teatro Geox di Padova. Sul palco, con candidati e sindaci di centro-sinistra, anche Achille Variati

"Caro Pierluigi, non capisco tutte queste servitù militari a Vicenza, a meno che non si debba diventare un nuovo stato americano". E' parte dell'intervento, molto applaudito da parte del popolo dei democratici veneti, di Achille Variati durante la serata al Gran teatro Geox che ha dato il via alla campagna elettorale. Con il candidato premier Bersani, sul palco c'erano tutti i candidati ed i primi cittadini di centro sinistra. "Pierluigi - ha poi concluso il sindaco di Vicenza innescando un'ovazione - Fà ciò che dici e non ci deludere".

Molti gli argomenti toccati da Bersani nel corso della serata, a partire da un omaggio alla Comunità ebraica: le parole di scusa pronunciate dal deputato Piero Ruzzante per "le frasi aberranti" dette ieri - ha ricordato - da Silvio Berlusconi, e la proiezione di uno spezzone de 'La Vita e' bellà, il film di Roberto Benigni dedicato alla tragedia dell'Olocausto. Poi una promessa: se il centrosinistra vincerà le elezioni presenterà subito una proposta di riforma della legge elettorale. "Il porcellum non ci piaceva - ha detto Bersani, rivendicando così la scelta delle primarie parlamentari - Il primo giorno che siamo lì depositiamo la legge con il doppio turno di collegio per l'Italia".

"Cos'è la prossima legislatura? lo dico in due parole: moralità e lavoro" ha proseguito il candidato premier. "Moralità e lavoro - ha ripetuto Bersani - e da lì andiamo giù non con l'agenda, andiamo con le lenzuolate, andiamo giù con il badile". "Io vorrei - ha aggiunto - che la prossima campagna elettorale avesse i riflettori su questi due temi".

Pier Luigi Bersani non è si è 'pentito' di aver sostenuto lealmente il governo Monti. "Eravamo sul precipizio - ha osservato - e quando un grande partito fa in scienza e coscienza ciò che serve al Paese è a posto". Infine una battuta sull'impegno con cui Monti si è lanciato nella campagna elettorale: "Non vorrei, l'ho anche detto al Professore, che questa passione gli sia venuta perché a Palazzo Chigi non sei comodo, questo no, ma sei abbastanza al 'riparo'. Gli esodati fermavano me per strada, non lui".

"Non ce l'ho con i ricchi, stiano qua, che gli voglio bene, ma paghino quello che devono pagare. Questa è la mia filosofia - ha poi proseguito Bersani che ha rilanciato la proposta di una 'Maastricht della fedelta' fiscalé". "Come fai ? - si è chiesto - Come fanno gli altri paesi europei che hanno una fedeltà fiscale nettamente più alta della nostra. Da noi gira ancora troppo contante, poi la tracciabilità dei movimenti finanziari e bancari ai fini del fisco". "Infine - ha concluso Bersani - cominciamo a chiamare con il suo nome un pezzo di quella che viene definita elusione fiscale: chiamiamola evasione".

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