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Rucco e i neo fascisti: la denuncia è partita dal centro destra

Il"siluro" arrivato sul centro destra vicentino, che ha portato a galla la viscerale passione per la camicia nera di alcuni candidati consiglieri, arriva dall'interno dello stessa area. O meglio da quella moderata di Andrea Lucangeli che per primo segnalò la presenza di Piero Puschiavo sul sito del candidato sindaco

Adesso sono tutti assieme, tutti appoggiano Francesco Rucco. Ma per arrivare alla coesione il centro destra vicentino ha vissuto la sua bella stagione di veleni che poi si è risolta con l'unione delle due anime, quella più di destra (anche estrema) e quella moderata. Moderato e di ispirazione liberale si dichiara Andrea Lucangeli che proprio con il candidato sindaco si è levato un sassolino dalla scarpa dopo che da giorni la campagna elettorale ha fatto girotondo sul "cerca il fascista" con il tormentone delle preferenze verso il nero profondo (like a Sieg Heil, foto del Duce postate, saluto romano) espresse sulle loro pagine Facebook.  da almeno una dozzina dei candidati consiglieri che appoggiano Rucco 

Lucangeli, che invece faceva parte del comitato elettorale che sosteneva Fabio Mantovani, il candidato "silurato" dell'ex coalizione (poi confluita nella "famiglia Rucco") che comprendeva Forza Italia e Lega, si dice estremamente amareggiato. "Non sono stato io a confezionare quel dossier ma da almeno tre mesi andavo dicendo che le liste Rucco erano piene di personaggi veterofascisti e alcuni addirittura con simpatie neonaziste". È stato lui a segnalare, ancora tre mesi fa che sulla homepage del candidato di centro destra era presente la foto  - poi rimossa - di Piero Puschiavo, che negli anni 80 fondò il Veneto Fronte Skinheads e che adesso  è Presidente dell'Associazione Progetto Nazionale. 

Lo stesso Puschiavo sottolinea:  "Non ho fatto mistero, in precedenza e in mancanza di alternative concrete, di una mia indicazione favorevole (su Rucco ndr), ma appunto meramente indicativa, non risiedendo io nel capoluogo berico; oggi, dopo le recenti dichiarazioni in cui il candidato Rucco mena vanto di aver firmato l’insulso “patentino antifascista”, relego lo stesso tra i pavidi, tra quelli senza quel briciolo di coraggio che si richiede a chi dovrebbe difendere la propria squadra elettorale, anzichè perdersi in patetici distinguo e prendere le distanze da persone che nulla hanno di che vergognarsi, a fronte per giunta di uno spiffero di polemica insulsa e strumentale, fatta da chi ha interesse a dividere". 

Un discorso limpido che, sotto un punto di vists totalmente diverso, appare anche nelle dichiarazioni di Lucangeli: "Non è possibile ed è ipocrita che Rucco si spacci per civico, su questo io mi sono impuntato perché sono stato trattato in maniera brutale quando ho rivelato che la foto di Puschiavo è stata rimossa dal sito. Sorrentino, braccio destro di Rucco, mi ha dato del "fake". Io non sono un fake sono un elettore di centro destra moderato che vuole semplicemente sapere chi vota. Mi è sembrato che mettere la foto di Puschiavo e poi toglierla sia un atto di chi non ha il coraggio delle proprie azioni.

Lucangeli ha usato lo pseudonimo Mick Jones (chittarista dei Clash, gruppo del quale è fan) per chiedere via mail allo stesso Puschiavo una conferma della sua presenza sul sito del candidato "Mi ha detto che si rammaricava del fatto e che confermava il suo appoggio a Rucco", spiega, aggiungendo: "Mi interessava palesare questa furbata e per quanto riguarda le simpatie filo fasciste di alcuni candidati presenti nelle liste è il segreto di Pulcinella, non occorre un dossier per sapere da dove vengono, la storia di molti è risaputa". Matrimonio tra moderati e nuove camice nere dunque? Forse sì, ma con buona pace dei secondi "I moderati del centro destra sono molti - conclude Lucangeli - ma dopo la convergenza su Rucco naturalmente nessuno parla"
 

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