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Affaire Bertasi, non si placano le polemiche sul nuovo fedelissimo di Possamai

Tra accuse e sospetti la nomina del nuovo dirigente del settore comunicazione di palazzo Trissino scatena l'ira della opposizione di centrodestra, capitanata da Francesco, Rucco, che mette in croce pure il sindaco del Pd

«Durante la campagna elettorale ci eravamo chiesti per quale motivo una formazione di centro destra dal consenso limitato in città, come Coraggio Italia, si adoperasse, attraverso il proprio portavoce, Alessandro Bertasi , utilizzando tutti i media locali, per attaccare proprio il candidato scelto dal centro-destra Francesco Rucco. Avendo già vissuto la pregressa esperienza di Matteo Tosetto, il cui distacco dalla sua area politica era giustificato soltanto dalla accertata collusione con Possamai, qualche sospetto ci era venuto». In una nota dirmata ieri 16 agosto non usano mezzi termini Valerio Sorrentino, Simona Siotto, Valeria Porelli, Michele Dalla Negra e Liliana Zocca ovvero cinque consiglieri comunali di peso del gruppo Rucco sindaco che militano tar le fila della opposizione di centrodestra.

«Quando abbiamo saputo che il sindaco neoeletto stava per nominare un dirigente della comunicazione, é stato facile fare due più due. Abbiamo compreso che Alessandro Bertasi sarebbe stato premiato da Possamai per l'aiuto ricevuto in campagna elettorale con la nuova nomina , che oggi viene decisa alla chetichella, ovviamente a ferragosto, quando la notizia può rivestire meno interesse». Si tratta di parole che pesano come pietre e che fanno riferimento a quello scorcio di campagna elettorale in cui sul sindaco uscente di centrodestra Francesco Rucco, che correva per la carica di sindaco proprio in competizione con Possamai, ricevette dal campo avverso, ma pure dal campo amico, una sequela di critiche che secondo molti sostenitori del centrodestra ha spostato in modo surrettizio molte preferenze dal centrodestra al centrosinistra. 

«Sulla inutilità - scrivono ancora gli estensori - di prevedere un dirigente della comunicazione, anziché un portavoce, sottraendo risorse laddove ce ne sarebbe bisogno, abbiamo già scritto. Ci sarà chi presto indagherà su come e perché sia stata effettuata una simile procedura, della cui opinabile legittimità abbiamo sufficiente documentazione».

Appresso c'è la chiusa. «Il nome di Bertasi - si legge - l'abbiamo certificato in tempi non sospetti. Oggi noi vogliamo soltanto prendere atto, da un lato della ennesima spregiudicata vicinanza elettorale di Possamai verso politici provenienti dal centro-destra che si sono distinti per gli attacchi a Francesco Rucco, dall'altro palesare dubbi quanto meno sulla correttezza del nuovo dirigente della Comunicazione che, da portavoce di Coraggio Italia, ebbe ad assumere una posizione politica evidentemente non nell'interesse di chi doveva rappresentare, ma per altri interessati motivi, di cui oggi comprendiamo le ragioni».

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