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Dal Molin: in Provincia maggioranza spaccata sulle compensazioni

La Lega ha fatto mancare il numero legale nella seduta di ieri a palazzo Nievo. Malumori nella maggioranza, il Pdl chiede coerenza. E l'opposizione attacca: "Pantomima surreale"

Sulle compensazioni per la base al Dal Molin il consiglio provinciale sceglie di non scegliere. Nulla di fatto ieri a palazzo Nievo, dove era prevista la votazione di un ordine del giorno firmato da Pdl e Lega che definiva la lista degli obiettivi da chiedere a Roma (tangenziale nord, università meccatronica, centro della protezione civile al posto del parco della pace, dove invece il Comune vuole una grande area verde). Ma la Lega Nord ha fatto mancare il numero legale per due volte consecutive: tutti i consiglieri si sono riuniti nello studio del presidente Attilio Schneck, mandando all'aria la seduta, dopo che già martedì il voto sul documento era stato rimandato dallo stesso Schneck.

Bocche cucite da parte dei legisti, mentre nel Pdl c'è sconcerto: il consigliere Pietro Magaddino, primo firmatario dell'ordine del giorno, non ha intenzione di ritirarlo, e chiede ai leghisti coerenza. Dall'opposizione arrivano bordate contro una maggioranza che sembra sempre più spaccata. "Se qualcuno voleva capire in che modo una Provincia può rendersi inutile agli occhi dei cittadini, l’esempio più chiaro l’ha fornito la maggioranza di centrodestra, con una pantomima surreale” dice il consigliere provinciale del Pd Matteo Quero.

“Per due giorni - prosegue Quero - il Consiglio Provinciale è stato bloccato dalla discussione su un ordine del giorno proposto dalla maggioranza e che ora la stessa maggioranza non sostiene più, dopo essersi pronunciata in suo favore con le dichiarazioni di voto di martedì. C’è da chiedersi se i 22 consiglieri che avevano sottoscritto il documento portato in discussione l’avessero prima letto. O se oggi, all’improvviso, si siano chiesti chi fosse il mandante delle loro 'pensate'. Una cosa è certa: un ente provinciale che in tempi di crisi è bloccato dalla discussione su un documento che nessuno, nemmeno chi lo ha proposto, ha il coraggio di sostenere, è un esilarante esempio di Provincia inutile, qual è in effetti la Provincia gestita col metodo del centrodestra. È tempo di cambiare passo. È tempo di farlo ora”.

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