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Coronavirus, emergenza case di riposo: botta e risposta a distanza tra Variati e Zaia

"Per quanto autonome dal punto di vista gestionale, dal punto di vista sanitario hanno un chiaro riferimento: le ULSS e quindi il sistema sanitario delle Regioni" dichiara il Sottosegretario all'Interno. Per il governatore del Veneto si tratta di una polemica squallida

"C’è un dramma nel dramma che stiamo vivendo: quello delle case di riposo. Popolate come sono di anziani vulnerabili, sono diventate i nuovi epicentri del contagio. Con centinaia di morti tra gli ospiti. E tassi di infezione nel personale che sono altissimi, e che si traducono in carenza di operatori e quindi ulteriori rischi per i residenti, già fragili". Il Sottosegretario all'Interno Achille Variati esprime profonda preoccupazione sui focolai che si stanno innescando nelle case di riposo, anche del Veneto.

"Lo dico con chiarezza - continua - è un problema globale, neppure solo italiano, perché la stessa cosa sta accadendo in Francia, in Spagna, negli Stati Uniti. Ma non c’è consolazione in questo, e voglio dire con altrettanta chiarezza un’altra cosa: per me è un dolore e una profonda, amara sconfitta che anche nel nostro Veneto si stia verificando una vera e propria ecatombe. Per settimane gli appelli dei rappresentanti del mondo delle RSA, così come le denunce dei sindacati, sono stati inascoltati. E questo non lo possiamo accettare".

"Le case di riposo e in particolare le RSA per quanto autonome dal punto di vista gestionale, dal punto di vista sanitario hanno un chiaro riferimento: le ULSS e quindi il sistema sanitario delle Regioni - dichiara - Non lo possiamo accettare perché il Veneto si vanta costantemente della propria sanità, dei suoi standard, della sua efficienza, e a ragione. Scopriamo però che, al di là di impedire giustamente le visite dei parenti possibili portatori sani del virus, gli operatori infermieri, operatori sanitari, addetti alle pulizie dipendenti o di cooperative convenzionate sono stati lasciati per settimane senza dispositivi di protezione. E che i protocolli di accesso degli anziani, soprattutto quelli provenienti dagli ospedali, sono stati rivisti solo pochi giorni fa. Ciò ha portato il contagio da una struttura all’altra, con centinaia di anziani che si stanno ammalando e in troppi morendo. Non sappiamo nemmeno con precisione i dati reali. So che si sta correndo ai ripari ma per molti anziani è tardi".

Parole che hanno raggiunto il governatore del Veneto Luca Zaia che ha tenuto a precisare come quella di Variati sia: " una polemica squallida perchè di mezzo c’è la vita delle persone. Se fossi stato in lui, in qualità di rappresentante di governo, avrei fatto una denuncia alla procura nei confronti della Regione. Quello che mi sento di dire è quella delle case di riposo è una partita impressionante: pagano lo scotto di non aver avuto i dispositivi, quando i dispositivi non c'erano per nessuno. Stiamo parlando di 30mila ospiti e 25mila lavoratori".

Pronta la replica del Sottosegretario all'Interno: "Rimango colpito negativamente dalla durezza delle parole nervose del Presidente del Veneto Zaia. So bene che si stanno affrontando situazioni complesse, durissime, ma al governatore del Veneto, responsabile della sanità regionale e quindi anche della sanità nelle case di riposo, dico che non è sbagliato confrontarsi, accettando contributi e preoccupazioni anche critiche, ma costruttive. Rispondere con la polemica non serve".

"La speranza - conclude il Sottosegretario all'Interno Variati - è che a tempi brevissimi si facciano i tamponi a tutti gli ospiti e operatori e si proceda a prendere decisioni rapide per la massima sicurezza, convogliando anche volontari a supporto e non escludendo trasferimenti temporanei degli ospiti. Il governo è a fianco delle regioni. “

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