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Congresso Pdl, Abalti: "Io sto con Berlato per una Vicenza equa"

La febbre da congresso comincia a farsi alta e si delinenano gli schieramenti. Pubblichiamo la lettera del consigliere Pdl provinciale e comunale Arrigo Abalti a proposito della sua posizione

La dichiarazione di schieramento di Arrigo Abalti:

Non ci sono precedenti negli ultimi vent’anni per paragonare il clima che si sta respirando in Italia rispetto alla crisi e alle incertezze del presente, oltre che, del futuro e un appuntamento qual è quello della celebrazione dei congressi di un partito trasforma le logiche classiche della vita politica, ma soprattutto ci riporta, spesso drammaticamente alla realtà.

Ho voluto fare questa premessa per far comprendere non solo ai tanti colleghi del PdL, ma anche a chi dall’esterno ci osserva e, magari, ci vota, perché le ricette per rialzare l’Italia dalla crisi dovrebbero nascere da chi, per scelta, è vocato al governo della cosa pubblica, si tratti di Comuni o dello Stato.
Ho personalmente contribuito alla stesura della mozione a sostegno della candidatura di Sergio Berlato a coordinatore provinciale del PdL di Vicenza, occupandomi in particolare delle grandi sfide che attengono al territorio vicentino e della priorità che dovremmo mantenere nei prossimi anni, il lavoro e i giovani. Mai come in questo periodo sono crollate tutte le certezze su cui il Paese ha vissuto, e oggi il senso di precarietà è talmente diffuso che sta mutando, in peggio, la qualità della vita.

Ecco allora farsi strada la buona politica, quella che sa leggere le aspettative della gente, delle famiglie, dei giovani. Nella mia formazione ho incontrato molti buoni maestri e tutti hanno una connotazione comune, la politica serve per fare il bene. E per passare dalla filosofia alla pratica, questo significa stimolare il congresso vicentino del PdL ad essere il centro di elaborazione delle riforme, dei progetti e delle priorità da trasmettere a chi, fra noi, ha l’onore e la responsabilità di rappresentare i cittadini nelle istituzioni, di migliorare con il proprio contributo, le loro vite.

Non è più tempo di tatticismi, di opportunismi, di politicismi. L’appuntamento congressuale deve vedere l’apertura di una fase nuova che restituisca alla politica la sua aspirazione più nobile, mettere in atto progetti che rilancino lo sviluppo di Vicenza e della sua provincia. Bisogna affrettarsi a tralasciare le logiche di schieramento e mettere al centro dell’attività del partito scelte che determinino il cambiamento. Ogni crisi rappresenta anche un’opportunità per chi ha idee, coraggio e disponibilità all’impegno. Oggi l’imperativo morale per chi, come me, sostiene la mozione Berlato, è togliere i blocchi allo sviluppo, liberare le intelligenze, dare lavoro ai giovani, consentire alle famiglie il diritto ad avere una casa, negoziare con le banche aperture di credito per le parti deboli della società. Non pensiamo di cambiare il mondo, ma possiamo contribuire a migliorare il nostro territorio, lasciando da parte le piccole o grandi lotte intestine e impegnando le nostre energie a favore di chi fatica ad arrivare a fine mese, di chi ha difficoltà a pagare la retta dell’asilo nido per il proprio figlio, a chi vorrebbe entrare nel mondo adulto ma si trova costretto a restare in famiglia perché non può permettersi di pagare un affitto, ai nostri anziani cui uno Stato spesso crudele taglia le utenze perché non può, con pensioni da fame, mantenersi.

Il progetto politico per una Vicenza più giusta, più equa, più vicina ai bisogni della gente è nella mozione di Sergio Berlato che, una volta eletto nostro coordinatore provinciale, metterà in cantiere all’indomani della celebrazione del congresso.
Con chi ci starà, vincitori, vinti, cittadini e mondi che, con noi, daranno una speranza ai vicentini.
 

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