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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Cittadinanza ai nati in Italia: "Io parlo il Greco, non il Ghanese"

La testimonanza di una giovane studentessa universitaria nata a Vicenza da genitori africani che, nonostante sia stata in Patria tre volte ed abbia la maturità classica, non ha ancora la cittadinanza

"Io non parlo Ghanese, ma Greco e Latino perchè li ho studiati al Pigafetta. Mi sento italiana al 100% ma lo Stato non è d'accordo". E' la testimonianza di Fatima, 22 anni di Vicenza, attualmente studentessa all'Università di Verona. Una voce tra le tante dei nati in Italia da genitori stranieri che, spesso, non sono stati in Patria se non un Natale di parecchi anni fa. IUS SOLI

"Mio padre, ghanese, è arrivato in Italia con la prima ondata migratoria negli anni 80 e nonostante la laurea in Economia, ha cominciato a lavorare in conceria ad Arzignano. In quel periodo ha conosciuto mia madre, senegalese, e hanno deciso di sposarsi e di metter su famiglia - racconta Fatima, due grandi occhi neri luminosi circondati da una cascata di treccine - Poi, stanco della fabbrica, mio padre ha preferito laurearsi in Italia ed ora lavora come manager per una multinazionale ma per lo Stato Italiano siamo ancora stranieri".

La famiglia di Fatima, nonostante ne avesse diritto, non ha ancora preso la cittadinanza a causa delle scoraggianti lungaggini burocratiche che comporta, subendo un esborso annuo per il rinnovo del permesso di soggiorno per l'intero nucleo famigliare che quest anno supera gli 800 euro.

"Io sono fiera delle mie origini - spiega la ragazza - ma mi sento profondamente italiana perchè questo è il Paese in cui sono nata e in cui intendo creare la mia famiglia e sviluppare la mia carriera. Presto avremo finalmente la cittadinanza ma intendo lottare affinchè diventi un diritto per chi nasce qui".

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