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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Bretella per la statale Pasubio? «Meglio un'idrovia»

È la provocazione dell'ex consigliere Equizi che denuncia gli allagamenti continui della nuova arteria giudicata inutile e dannosa

«La realizzazione della bretella Ponte Alto-Maddalene sta incontrando seri problemi per l'abbondante presenza di acqua». Comincia così una nota diramata ieri 10 dicembre da Franca Equizi, portavoce per Vicenza del «Partito dei Veneti - Grande nord». Laghetti, anche profondi, sono comparsi fin dall'inizio dei lavori, rimarca Equizi che ha un passato da ex consigliere comunale della Lega nord proprio nella città del Palladio. Queste grandi pozze d'acqua non sono scomparse «neppure con la siccità estiva» mentre il sottopasso in costruzione in viale Ambrosini, nonostante il costante utilizzo di pompe idrovore, «è praticamente sempre allagato» attacca l'ex consigliere.  

Il quale appresso snocciola punto per punto la sua critica. Si tratta di «problemi facilmente prevedibili, infatti, storicamente l'area interessata, a causa delle risorgive tuttora presenti, era una grande palude. Fu bonificata intorno al XVI secolo da alcuni nobili, per lo più veneziani, che costruirono le loro ville-fattorie e avviarono una fiorente coltivazione e commercializzazione di riso. Chissà come mai il trasporto fino a Venezia del prezioso cereale avveniva con appositi barconi utilizzando le varie rogge tuttora esistenti».

Ma non ci sono solo le annotazioni di tipo storico. «Sono state ignorate inoltre - attacca Equizi - anche le numerose criticità riportate nei documenti allegati al progetto. La relazione illustrativa, allegata alla delibera comunale del 2009, mette in evidenza il problema della rotatoria prevista al Moracchino per la presenza di importanti risorgive, infatti,qui i lavori sono fermi da molti mesi e il cantiere è sempre allagato per la gioia delle zanzare». E ancora, secondo il Pdv «la Carta delle fragilità» segnala la presenza di «Aree esondabili o ristagno idrico della Roggia Dioma, di rischio idraulico e di aree di pericolosità idraulica».  

L'Anas, ricorda Equizi, nella relazione allegata al progetto definitivo scrive che occorre considerare che «per tutto il tracciato l'acqua di falda ha una quota prossima al piano campagna, mediamente a meno di un metro. Era evidente - chiosa la portavoce - viste le premesse, che la costruzione di questa strada con vari sottopassi è a dir poco problematica se non impossibile» e che in ogni caso in futuro comporterà «ingenti costi di manutenzione». Tuttavia spiega il dirigente politico di Pdn «i nostri lungimiranti amministratori hanno voluto a tutti i costi questo inutile scempio. Ricordo che il monitoraggio del Pm10, compiuto da Arpav nel 2013, non ha rilevato particolare criticità ambientali rispetto alle altre zone della città, infatti, il traffico pesante da anni, causa la crisi, è in notevole diminuzione. Perché allora sprecare tanto denaro pubblico, circa novanta milioni di euro, per costruire un'opera che costituirà un grave pericolo per il sistema idrogeologico? Con questa cifra si potevano pagare i pedaggi autostradali ai tir per decenni e decenni? La costruzione della bretella va bloccata immediatamente senza se e senza ma, meglio sarebbe una idrovia» conclude l'ex consigliere comunale con una provocazione.

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