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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Montecchio Maggiore

«Niente nuove tasse nella finanziaria 2024-2026»

A delineare il perimetro del budget regionale veneto appena votato in giunta è il governatore leghista che parla di una manovra da 18,2 miliardi: sullo sfondo però rimangono le incognite legate alla qualità dei servizi sanitari e quelle relative alle nubi sui conti della Spv

«Per il quattordicesimo anno consecutivo approviamo un bilancio di previsione senza introdurre nuove tasse. Lasciando nelle tasche dei veneti un miliardo e 179 milioni, continuiamo a dare risposte importanti nei settori della sanità e del sociale, dell'ambiente e nella difesa del suolo, ma anche in quello educativo-assistenziale. Un bilancio che cuba 18,2 miliardi di euro e darà le coperture finanziarie necessarie alle attività e agli investimenti a favore di cittadini e al comparto produttivo. Un bilancio che dà copertura alle opere pubbliche e dà spazio anche a nuove iniziative legislative. Questa manovra, che rispetta il timing approvando il bilancio il giorno dopo ferragosto, riflette l'efficienza della macchina regionale, guarda ai bisogni del presente e dimostra di saper programmare in maniera virtuosa». È questo l'incipit di una nota diffusa dal presidente della giunta regionale, il leghista Luca Zaia in occasione della presentazione della manovra di bilancio di previsione 2024-2026, approvata nel corso della seduta di ieri 16 agosto della giunta regionale a Palazzo Balbi. «In questi anni - scrive il governatore - abbiamo investito moltissimo nella dismissione del patrimonio immobiliare regionale, abbiamo proseguito la meticolosa cura dimagrante sul fronte delle società partecipate e ora guardiamo ad una stagione nuova, quella del post Covid, coscienti del quadro economico e inflazionistico in cui ci troviamo. Ciò nonostante - prosegue Zaia - è importante ricordare il rilevante cofinanziamento dei nuovi programmi europei, in particolare sul fronte della formazione professionale con lo stanziamento triennale di 26milioni di euro annuo che si somma agli ingenti cofinanziamenti annui, altri 129 milioni per la programmazione europea e l'utilizzo di fondi speciali per lo sviluppo e la coesione sociale pari a 51 milioni di euro». Sullo sfondo però rimagono le preoccupazioni per le difficoltà riscontrate nel settore della sanità pubblica del Veneto per non parlare di quanto in futuro potrebbero pesare sul budget regionale le incognite legate al futuro della Spv ovvero la Superstrada pedemontana veneta, la superstrada che una volta ultimata dovrà connettere Spresiano nel Trevigiano a Montecchio Maggiore nel Vicentino. Attualmente i passaggi sono pochi. E per contratto il lucro mancato patito dal concessionario privato deve essere ripianto dal concedente pubblico. ossia la Regione Veneto. Questo aspetto, molto dibattuto a livello politico di recente è stato oggetto di un lungo approfondimento su Il Fatto

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