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Oggi inizia il Ramadan, digiuno e penitenza anche a Vicenza.

E' un mese di digiuno e penitenza per i mussulmani, inizia oggi, 18 giugno e terminerà il 16 lugilo, come è stato annunciato dal Centro islamico culturale d'Italia. Che cosa significa Ramadam e quali sono gli obblighi per i mussulmani? Scopriamolo insieme.

Ramadan è una parola entrata nell'uso comune. Chi più, chi meno sarebbe in grado di dare qualche nozione in merito. In omaggio all'inizio del Ramadan facciamo un piccolo ripasso e cerchiamo di capire che cosa rappresenta per i mussulmani di tutto il mondo.

Il digiuno, durante questo mese sacro, è un atto di culto al quale devono adempiere quasi tutti. Quel quasi esclude in effetti alcune categorie di persone: sono esenti i minorenni, i vecchi, i malati di mente, i malati cronici, i viaggiatori, le donne in gravidanza o che allattano e badate bene, è vietato per le donne con il ciclo mestruale e in puerperio.

Perché si privano di cibo dall’alba al tramonto e pregano 5 volte al giorno?

Vediamo cosa dice il Corano in proposito. Questo è un estratto che fa capire la motivazione dell’atto: " O voi che credete! Vi è prescritto il digiuno, come fu prescritto a coloro che furono prima di voi, nella speranza che voi possiate divenire timorati di Dio." (sura II, v.183)

Quello che balza all'occhio è il "divenire timorati di Dio".Una paura che potrebbe divenire un'onta per un credente, ma andiamo avanti.

Possiamo definirlo il mese della depurazione fisica e mentale, perché a quanto si evince, spirito e corpo possono purificarsi espiando azioni e pensieri perpetrati fino al giorno prima dell’inizio del Ramadan.

Perché si rivolgono tutti verso la Mecca?

Sono convinti che pregando tutti in quella direzione l’intera comunità musulmana nel mondo sia unita, è un modo per essere connessi virtualmente, una sorta di catena umana, solo che viene fatta col pensiero.

In molti sapranno che, prima della preghiera, ci sono dei riti da compiere, lavarsi le mani con l’acqua o in mancanza con la sabbia. Lavarsi tutto il corpo se si è appena avuto un rapporto sessuale, idem dopo una qualsiasi escrezione del corpo. I vestiti devono essere puliti, ma più di ogni altra cosa è il cuore che non deve avere impurità.

La religione mussulmana è paragonabile ad un monolite, se facessimo il raffronto con quella cattolica, chiunque noterebbe la differenza.

Il cattolico va a messa quando ne ha voglia, prega spesso un Dio tutto suo, non rispetta i riti e figuriamoci i dieci comandamenti. Mi chiedo dunque se i rigidi precetti non facciano dei mussulmani un popolo con principi saldi e valori inespugnabili da cui si evincono palesemente la solidità e la coesione, oppure questo dogmatismo cammini sul filo della stabilità, in uno strano equilibrio che vacilla tra l’incoscienza e la consapevolezza?

Diciamo che con il sorgere della luna nuova, il 16 luglio, il Ramadan terminerà lasciando lo spazio al "Id al-Fitr", la grande festa della rottura. Si ritorna alla vita di ogni giorno, in attesa della successiva purificazione.

Dovremmo forse imparare qualcosa?

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