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Giovedì, 25 Aprile 2024
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i vini vulcanici di gambellara al mercato dei vignaioli indipendenti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VicenzaToday

I vini vulcanici di Gambellara saranno tra i protagonisti del Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti, la più grande mostra-mercato di vini italiani in programma sabato 28 e domenica 29 novembre a Piacenza Expo. A rappresentare uno dei terroir più caratteristici del Venero sarà la cantina biologica Davide Vignato, che per l’occasione presenterà in anteprima la nuova annata (2010) della Cuvée dei Vignato, spumante metodo classico a base di Durella e con una piccola aggiunta di Chardonnay che riposa 50 mesi sui lieviti prima della sboccatura. Durante la due giorni emiliana l’azienda vitivinicola di Gambellara stapperà anche la prima bottiglia di Gambellara Classico Doc Col Moenia 2014, massima espressione della mineralità dei vini locali e primo vino del territorio ad aver ottenuto la certificazione biologica all’interno della denominazione d’origine.

Il Mercato dei vini e dei vignaioli indipendenti riunirà a Piacenza 330 produttori artigianali selezionati tra le zone vitivinicole più vocate d’Italia, dando spazio alle storie della loro esperienza in vigna e in cantina. Tra queste ci sarà anche quella di Davide Vignato, che sui colli di Gambellara ha avviato un preciso percorso di recupero dei sapori più caratteristici del terroir, mettendo al bando ogni tipo di trattamento chimico.

La cantina Davide Vignato Biologico e biografico sono le due parole chiave che riassimono il vino di Davide Vignato. Nei 12 ettari di vigneti posti su terreni di grande mineralità, segnati dalla presenza di basalti neri di origine vulcanica, Davide coltiva prevalentemente la Garganega, uva autoctona per eccellenza di questo territorio dalla quale nascono il Gambellara Doc e il Recioto di Gambellara Docg. L’intero processo produttivo, dalla lavorazione della vigna all’imbottigliamento, è effettuato in azienda. “La scelta di puntare sui metodi di produzione biologica – spiega Davide Vignato – è stata fatta per eliminare tutto ciò che è chimica e rischia di “appiattire” il vino, impedendogli di esprimere nei profumi e nei sapori il suo legame caratteristico con la terra d’origine. Voglio che chi assaggia un Gambellara Doc possa emozionarsi ritrovando al massimo grado nel bicchiere quelle peculiarità di mineralità e freschezza che solo questa terra è in grado di regalare”.

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