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Studenti italiani scelgono universita' private

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VicenzaToday

Sondaggio dell'Osservatorio Giornalistico Mediawatch per l'IPUS

In tutto son quasi 100.000 i giovani italiani che si sono iscritti ai test di ammissione universitari per il prossimo anno (96.336, 3.550 in meno rispetto allo scorso anno), ma i posti sono solo 21.658. Le iscrizioni risultano così in calo del 3%, con Architettura che tracolla del 34%, tengono invece ancora Medicina e Odontoiatria , con 72.488 iscrizioni (+5%) per soli 11.616 posti. In salita anche veterinaria (+19%) con 8.668 studenti iscritti al test per solamente 929 posti disponibili negli atenei italiani: in pratica saranno letteralmente decimati.

Ma quanta fiducia è rimasta nelle università italiane da parte dei neodiplomati? Ha provato a rispondere a tale quesito un sondaggio effettuato tramite mail e controllo dati dall'Osservatorio Giornalistico Mediawatch e commissionato dall'IPUS (Istituto Privato Universitario Svizzero) chiedendo a 1.115 giovani diplomati di tutta Italia che tipo di università avrebbero voluto frequentare, se pubblica o privata e i motivi della loro scelta. I risultati?

Le università pubbliche hanno sempre meno appeal sui giovani: il 78% dei neodiplomati, se potesse, si vorrebbe iscrivere presso un ateneo privato e di questi il 65% lo farebbe per le maggiori probabilità di sbocchi professionali immediati che gli istituti privati garantiscono e il 21% per la maggiore qualità degli insegnamenti. Interessante anche la scarsa fiducia dei giovani italiani sulle capacità delle università statali di preparare adeguatamente al mondo del lavoro, è solo il 32% degli intervistati infatti a esserne fiducioso.

"Abbiamo deciso di commissionare questo sondaggio per capire quali siano le sensazioni dei giovani studenti italiani verso il mondo dell'università, - spiega Giampiero Camurati Magnifico Rettore dell'IPUS- questi dati confermano che le nuove generazioni tengono anche conto dell'estrema burocrazia formale e della mancanza di connessione studi-mondo del lavoro nelle scelte che andranno a fare. L'Istituto Privato Universitario Svizzero nasce, infatti, con il presupposto di essere elemento di congiungimento tra lo studio e il mondo del lavoro dando agli studenti la miglior offerta formativa perché nasce dall'esperienza e dal superamento degli errori più comuni dovuti alle remore burocratiche ministeriali dei classici atenei."

"Oggi far studiare i propri figli è un vero investimento non solo nel loro futuro ma anche e soprattutto economico. - spiega CarloVittorio Giovannelli Preside della Facoltà di scienze della comunicazione laurea in media e giornalismo - I genitori sono più contenti di fare uno sforzo maggiore ma che dia davvero una possibilità in più ai figli piuttosto che dargli un titolo di studio che però non li porterà ad essere competitivi perché assolutamente scollegato da quello che è il reale mondo del lavoro."

Seguono i risultati del sondaggio:

Se potesse scegliere, si iscriverebbe a un'università pubblica o privata?

Pubblica 22% Privata 78%

Per quale dei seguenti motivi (Private)?

Maggiori probabilità sbocchi professionali 65%

Maggior qualità degli insegnamenti 21%

Migliori strutture dell'ateneo 14%

Per quali motivi (Pubbliche)?

Maggiori probabilità sbocchi professionali 32%

Maggior qualità degli insegnamenti 25%

Migliori strutture dell'ateneo 43%

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