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Legambiente: "Vicenza maglia nera per aria inquinata"

Non c'è nulla di buono nell'aria: solo nei primi venticinque giorni del 2015 Vicenza ha già raggiunto la metà dei superamenti massimi annuali di PM10 previsti dalla normativa

Il 2015 non si prospetta per nulla migliore visto l’inizio col botto: solo nei primi venticinque giorni del 2015 Vicenza ha già raggiunto la metà dei superamenti massimi annuali di PM10 previsti dalla normativa.

Se si pensa che mancano ancora 340 giorni alla fine del 2015, è facile capire come la situazione della città Palladiana sia davvero fuori controllo. Meglio invece l’analisi di altri inquinanti che vedono una diminuzione rispetto agli anni passati come il Biossido di Azoto o l’Ozono Troposferico, trand positivo dovuto però più alle condizioni climatiche degli ultimi anni che a veri e propri interventi ad hoc. Ciò che si evince dall’analisi dei dati delle tre centraline di Vicenza (quartiere Italia, quartiere Ferrovieri e San Felice) è che il problema principale è legato alla mobilità e all’immissione in atmosfera di inquinanti dovuti all’uso eccessivo di mezzi privati con motore a scoppio, a poco valgono le migliorie tecniche, ciò che realmente serve è un piano di mobilità che riduca drasticamente l’uso della macchina​.

Non basta “spostare” il traffico su direttrici esterne alla città, bisogna diminuire significativamente gli spostamenti in macchina. Bene quindi gli interventi volti ad aumentare la ciclabilità nel territorio vicentino che si stanno realizzando, ma serve anche un netto potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico, che purtroppo ha visto un calo nel 2013 (dati Ecosistema Urbano 2014), in netta controtendenza rispetto alla domanda presente e soprattutto rispetto alle necessità di salubrità dell’aria che respiriamo ogni giorno.

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