Vicenza, arte contemporanea italiana e cinese in basilica
Due culture a confronto in basilica Palladiana che dal 25 marzo al 7 maggio ospita Flow, arte contemporanea dei due paesi in dialogo
Dal 25 marzo al 7 maggio 2017 il salone superiore della Basilica palladiana di Vicenza ospita Flow, arte contemporanea italiana e cinese in dialogo, un evento nel quale l'arte contemporanea si fa strumento di comprensione e interrogazione reciproca fra due culture. Flow è un'occasione di scoperta e la seconda tappa di un work in progress avviato con la prima edizione tenutasi nel 2015, che ha confermato il desiderio e la necessità diffusi di trovare canali di comunicazione fra Italia e Cina che avvicinino in modo efficace e fertile i due mondi.
La mostra è organizzata da Associazione Culturale YARC in collaborazione con l'assessorato alla crescita del Comune di Vicenza, con il sostegno dell'Istituto Confucio di Venezia e il patrocinio della Regione Veneto. “Flow ritorna in Basilica a due anni dalla prima edizione e segna anche l'avvio di una nuova stagione di esposizioni nel monumento palladiano”, ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, che lunedì ha presentato il progetto.
“Flow è una mostra ma soprattutto una piattaforma di dialogo tra Italia e Cina che coinvolge pienamente la città - ha dichiarato Maria Yvonne Pugliese - Vogliamo lasciare inalterata la sensazione di entrare in un monumento. Gli artisti hanno realizzato installazioni, video e allestimenti in relazione con lo spazio che saranno accostati in base alle forme e alle poetiche”. Flow presenta 25 artisti e 29 opere selezionati fra Italia e Cina che hanno scelto gli strumenti e i punti di vista più diversi.
Performance live, ceramica, plexiglas, neon, lana, passando per carta e tela e arrivando alle tecnologie digitali e a composti di uso comune completamente rivisitati, come liquidi antigelo e profilati in alluminio. Le opere d'arte contemporanea cinese si collocano accanto, di fronte, di fianco alle opere italiane offrendo al visitatore la sensazione netta di un contrasto artistico.