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Nuova mostra-evento in Basilica: verso Monet, ottenute altre opere prestigiose

Variati sull'esposizione sulla storia del paesaggio dal 22 febbraio in Basilica Palladiana, a Vicenza: "Questa concentrazione di capolavori è un segno di democrazia". Le foto dei quadri

La seconda grande mostra dalla riapertura della Basilica Palladiana non conterrà 86, ma 105 straordinarie opere d'arte, scelte dal curatore Marco Goldin, direttore generale di Linea d'ombra, per illustrare la storia del paesaggio in Europa e in America dal Seicento al primo Novecento. LA SCHEDA DELLA MOSTRA

La notizia è stata data questa mattina a Palazzo Trissino dal sindaco Achille Variati accompagnato dal vicesindaco e assessore alla Crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e dallo stesso curatore che ha illustrato il senso di una scelta maturata nell'ultimo mese e mezzo, durante il lavoro di approfondimento e di studio legato alla fase finale della stesura del libro che accompagnerà l'esposizione.

”Ringrazio in particolare la Fondazione Cariverona e il suo presidente Paolo Biasi – ha premesso il sindaco Variati, anche a nome del collega Flavio Tosi di Verona che ospiterà la mostra sul paesaggio dal 26 ottobre al 9 febbraio, prima che essa si trasferisca, dal 22 febbraio al 4 maggio, a Vicenza – per aver sostenuto e reso possibile nelle nostre due città anche questa seconda importante mostra dopo lo straordinario successo di quella sul ritratto. In tempi difficili come questi il suo sostegno rappresenta per Vicenza e Verona un contributo indispensabile per l'attivazione di flussi turistici che trasformano eventi di culturali di grande qualità in appuntamenti economicamente rilevanti per tutta la comunità. Ciò è successo con la prima mostra e siamo sicuri si ripeterà anche con questo nuovo evento”.

Verso Monet: storia del paesaggio



LE OPERE Tra la ventina di nuovi capolavori che il curatore ha individuato e ottenuto in brevissimo tempo da musei italiani e stranieri quest'estate per completare il viaggio espositivo dedicato al paesaggio, oggi sono state annunciate importanti opere di Annibale Carracci, Domenichino, Salvator Rosa, e una decina di disegni di Lorrain e degli olandesi del '600 che segneranno l'importanza di questa tecnica. Alle opere già annunciate per questa mostra si aggiungeranno, infine, due straordinarie vedute di Gaspar Van Wittel e di Canaletto, una camera ottica della metà del '700 e due quadri di Monet che hanno per soggetto la foresta di Fontainebleau, dipinti in cui, nelle parole di Goldin, “la vita vera entra nella pittura”.

“Una concentrazione così straordinaria di opere d'arte – ha concluso il sindaco commentando la presentazione delle nuove opere da parte di Marco Goldin - è un segno di democrazia. Ben pochi potrebbero infatti permettersi di raggiungere i tanti e lontani musei e collezioni dalle quali esse provengono. L'avventura di organizzare due mostre così vicine, che ha già dato ottimi risultati con la prima mostra, è un'occasione che viene offerta, in particolare, ai cittadini veneti. Incontrerò presto i sindaci degli altri Comuni per caldeggiare una collaborazione nella promozione delle reciproche iniziative culturali di qualità”.

COME PRENOTARE Le prenotazioni dell'edizione vicentina della mostra, scatteranno dal 28 ottobre; il 2 ottobre al Teatro Astra sono in programma due incontri per gli insegnanti alle 17 (oltre 400 posti già esauriti) e alle 18,15 (posti ancora disponibili), mentre il 7 novembre ci sarà una presentazione spettacolo per tutti al Teatro Comunale.

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